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Fratino a rischio scomparsa, ci sono solo tre nidi

Tre nidi per un totale di 9 uova, ma nessuna schiusa. E’ sintetizzata in queste cifre la stagione nera del fratino, il piccolo trampoliere la cui presenza è un prezioso indicatore biologico dello stato di salute delle nostre spiagge. Il bilancio negativo è racchiuso nel report  elaborato da Sandro Tagliagambe e Stefano Taglioli del gruppo fratino di Vasto che,  dai primi di marzo a tutto il mese di luglio,  hanno monitorato la fascia costiera dalla foce del fiume Osento a quella del Trigno (al confine con San Salvo), con rilevamenti giornalieri. Il risultato è che su tre nidi, per un totale di 9 uova (tre a nido), non c’è stata neanche una schiusa.

“Nel corso di questa estate, nonostante gli accordi verbali con il Comune, la spiaggia di Vasto Marina del lungomare Duca degli Abruzzi, è stata oggetto di lavori di spianamento dell’arenile per il concerto di Jovanotti che, come è noto, non si è tenuto”, si legge sul report, “ciò ha comportato la perdita di un’area idonea per la nidificazione del fratino”.

Discorso a parte merita la riserva naturale di Punta Aderci dove il fratino (simbolo dell’area protetta) non nidifica più dal 2011. In questo caso gli ambientalisti rimarcano “l’assenza di qualsiasi intervento sul campo per cercare di agevolare il ritorno del fratino sulla spiaggia di Punta Penna. Preoccupante il fatto”, aggiungono,” che si siano continuate ad autorizzare varie manifestazioni sportive e musicali sulla stessa spiaggia o in zone contigue che non vanno nel senso delle iniziative di tutela”.

Insomma, si conferma il trend negativo. Non era andata certo meglio nel 2018, anno in cui è stata registrata la totale assenza di nidificazioni, mai riscontrata da trent’anni, cioè da quando i volontari compiono regolari osservazioni. Le cause sono da ricercare, secondo il gruppo fratino di Vasto coordinato da Taglioli, nella pressione antropica, nella pulizia meccanica dell’arenile, nel disturbo causato dai cani lasciati liberi sulla spiaggia, dai vandalismo sui nidi con asportazione diretta delle uova da parte di ignoti e danneggiamenti alle gabbiette di protezione e alle recinzioni.

Anna Bontempo (Il Centro)

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