Una gita culturale, organizzata, domenica 20 ottobre, dalla Parrocchia di san Marco Evangelista, a Matera, proclamata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità e designata per il 2019 Capitale Europea della Cultura.
Una giornata intensa che ha coinvolto i partecipanti (tra di essi anche il seminarista Gianmarco Medoro) in un incredibile paesaggio rupestre che conserva la ricchezza di una architettura irripetibile che racconta, come ha ripetuto più volte la guida, “la capacità dell’uomo di adattarsi perfettamente all’ambiente e al contesto naturale, utilizzando con maestria semplici caratteristiche come la temperatura costante degli ambienti scavati, la calcarenite stessa del banco roccioso per la costruzione delle abitazioni fuori terra e l’utilizzo dei pendii per il controllo delle acque e dei fenomeni meteorici”.
Particolarmente suggestive sono state le visite alla Casa Grotta, alla Cantina scavata nella roccia e soprattutto alla Chiesa Rupestre di Santa Lucia alle Malve, utilizzata da una comunità di monache benedettine come luogo di culto annesso al proprio monastero. All’interno di questa Chiesa è stato possibile ammirare ciò che resta dell’apparato iconografico costituito da affreschi di grande valore storico-artistico, databili tra l’XI e il XVII secolo, tra cui: la Madonna che allatta, S. Gregorio, S. Michele Arcangelo, S. Giovanni Battista e S. Benedetto.
Dopo il pranzo a sacco, che ha avuto bei momenti di condivisione e di sana allegria, ognuno privatamente ha potuto visitare altri posti interessanti della città ed acquistare ricordini e dolci locali.
La giornata si è conclusa con un appuntamento religioso. Il giovane Parroco don Nicola Fioriti ha celebrato la santa Messa domenicale presso la Chiesa di S. Francesco di Paola, dove il giovanissimo Giovanni Lo Cascio di Vasto ha suonato con maestria l’organo che si trova in corrispondenza dell’ingresso, nella parte superiore, strumento acquistato nel 1966 in sostituzione del vecchio del 1785.
LUIGI MEDEA