Sarebbe un fenomeno di autocombustione la causa dell’ennesimo incendio divampato nella terza vasca del Consorzio intercomunale di Cupello, il quarto rogo nel giro di un anno e il quinto in due anni. La vasca che ha preso fuoco è quella gestita dalla Cupello Ambiente, sotto sequestro dallo scorso mese di marzo su disposizione della Procura che indaga sulla gestione dell’invaso, sul conferimento dei rifiuti e sulla loro tipologia.
Il ripetersi dei roghi, che nonostante le rassicurazioni degli enti preposti (vedi Arta) stanno creando non poche preoccupazioni tra i residenti di Cupello, Monteodorisio e San Salvo costretti a convivere con le esalazioni e le emissioni odorigene, continua a tenere banco. E’ di queste ore la richiesta di convocazione urgente del consiglio comunale del gruppo “Insieme per Cupello”, che ha anche interessato della vicenda il deputato abruzzese Camillo D’Alessandro, il quale sta verificando l’opportunità di presentare una interrogazione parlamentare ai Ministri della Salute e dell’Ambiente.
Sulla polemica che si è scatenata dopo l’ennesimo incendio interviene anche il presidente della Regione Marco Marsilio.
“Sono molto soddisfatto dal lavoro che l’assessore Nicola Campitelli sta portando avanti insieme al commissario del Civeta, Valerio De Vincentiis, per affrontare e risolvere le emergenze della discarica di Cupello”, afferma il Governatore, “per questo motivo rispedisco al mittente la richiesta di chi vorrebbe togliessi la delega a un assessore che ha avuto il coraggio e la trasparenza di intervenire con decisione in una vicenda che si trascina da anni con difficoltà e con molti lati oscuri”.
Nel frattempo la guerra contro i rifiuti nel Chietino segna la vittoria del Comitato per la difesa del comprensorio, della Soa (Stazione ornitologica abruzzese) e del Forum H2O per il rigetto definitivo, da parte del Comitato Via regionale, del progetto della quarta vasca presentato da Cupello Ambiente.
“La discarica da 480.000 metri cubi non si farà: le controdeduzioni depositate dalla società al preavviso di rigetto non hanno permesso di superare le criticità già evidenziate, cioè la situazione ambientale dell’area già compromessa; la presenza della falda; il rischio idrogeologico e le problematiche del vicino polo impiantistico del Civeta”, commentano i referenti dei tre sodalizi, che ricordano “la mobilitazione popolare sfociata in assemblee, iniziative pubbliche, nella raccolta di firme con migliaia di sottoscrittori e nel deposito di dettagliate osservazioni contrarie. Purtroppo ci troviamo a festeggiare questa vittoria sulla quarta discarica tra i fumi acri dell’incendio della terza vasca. È comunque l’ennesima dimostrazione che lottare serve e che l’impegno civico paga”.
Anna Bontempo (Il Centro)