Oggi 26 ottobre presso la Sala convegni dell’Hotel Excelsior si terrà la 13° giornata “Alzhiemer del Vastese: esperienze a confronto”, un’iniziativa della Asl Lanciano-Vasto-Chieti con il coinvolgimento dell’Unità Operativa di Geriatria dell’Ospedale San Pio di Vasto, della sezione Abruzzo-Molise della Società Italiana Geriatria Ospedale e Territorio e del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze del presidio vastese.
Presidente del convegno è il dottor Orazio D’Alessio, responsabile scientifico la dott.ssa Claudia Sachet.
L’incontro avrà inizio alle ore 8 e proseguirà fino al pomeriggio dove prenderanno parte diversi professionisti medici ed esperti del campo.
Il morbo di Alzheimer è il tipo più comune di demenza, un termine generale per le condizioni che si verificano quando il cervello non funziona più correttamente. Provoca problemi di memoria, di pensiero e di comportamento. Nella fase iniziale, i sintomi di demenza possono essere minimi, tuttavia, quando la malattia provoca maggiori danni al cervello, i sintomi peggiorano. La velocità con cui la malattia progredisce è diversa per ciascuno, tuttavia, in media, le persone che soffrono del morbo di Alzheimer vivono otto anni dopo che i sintomi si sono manifestati.
Anche se, attualmente, non esistono trattamenti per fermare la progressione del morbo di Alzheimer, vi sono farmaci che possono curare i sintomi della demenza. Negli ultimi tre decenni, la ricerca sulla demenza ha fornito una comprensione molto più approfondita del modo in cui il morbo di Alzheimer colpisce il cervello. Oggi, i ricercatori continuano a ricercare i trattamenti più efficaci e una cura, nonché i modi di prevenire il morbo di Alzheimer e migliorare la salute del cervello.
In Italia, più di un milione di persone soffrono di demenza. In tutto il mondo, più di 44 milioni di persone soffrono di demenza, circostanza che rende la malattia una crisi sanitaria globale che deve essere affrontata.
Una diagnosi del morbo di Alzheimer cambia la vita delle persone colpite da questa malattia e anche delle loro famiglie e amici. Informazioni e supporto sono a disposizione di chiunque ne abbia bisogno. Nessuno deve affrontare da solo il morbo di Alzheimer o un altro tipo di demenza.