Non verranno rimborsati i danni a macchine, abitazioni , strutture pubbliche e colture, per un totale di 12.144.201 euro, causati dalla eccezionale grandinata del 10 luglio scorso. La notizia ha fatto andare su tutte le furie il sindaco Francesco Menna che ieri ha manifestato il proprio disappunto per il mancato riconoscimento dello stato di calamità per la provincia di Chieti. I danni causati dalle palle di ghiaccio, grosse come arance, ammontano solo per il comune di Vasto a 12.144.201 euro. Questa è la cifra raccolta, in alcune settimane dagli uffici, attraverso la denuncia per la stima dei danni subiti presentata da cittadini e vacanzieri.
“Abbiamo provveduto a segnalare alla Regione i danni subiti, ma la risposta è stata negativa”, commenta Menna, ”in Abruzzo, la regione guidata dalla giunta del cambiamento, fa presto ad aumentare i compensi dei manager Asl e a ripristinare i rimborsi spese per le trasferte istituzionali di presidente e assessori, rimborsi aboliti nel 2015 dall’ex governatore Luciano D’Alfonso, ma dimentica i cittadini pesantemente danneggiati dalla grandinata”.
Secca la replica del circolo cittadino di Fratelli d’Italia-An.
“Il sindaco Menna dimostra di non conoscere neanche le leggi che regolano la dichiarazione dello Stato di emergenza per la grandine”, ribattono dal circolo cittadino, “se le conoscesse, saprebbe che la competenza per la proclamazione dello stato di emergenza spetta al Governo nazionale. La Regione Abruzzo ha agito con assoluto tempismo, facendo la ricognizione dei danni in tempo record, e chiedendo al governo nazionale di proclamare lo stato di emergenza il 5 agosto 2019, soli 25 giorni dopo il cataclisma. Consigliamo al primo cittadino di smettere di diffondere fake news per attaccare la Regione e di convincere qualche ministro o sottosegretario del governo Conte a proclamare lo stato di emergenza”.
Anna Bontempo (Il Centro)