“Lo sfregio al porto di Vasto è stato fatto dal precedente governo regionale che ha destinato i fondi del Masterplan ai porti nazionali di Ortona e Pescara”. Il centrodestra replica così alle accuse lanciate dal sindaco Francesco Menna che ha polemizzato con la giunta regionale per i mancati finanziamenti al bacino portuale di Punta Penna.
“Contrariamente a quanto da sostenuto da Menna, il piano triennale delle opere pubbliche, relativo all’autorità portuale del Medio Adriatico, può contemplare finanziamenti solo ed esclusivamente ai porti nazionali, che in Abruzzo sono Pescara e Ortona”, replicano il consigliere regionale della Lega, Manuele Marcovecchio e i consiglieri comunali Alessandra Cappa e Davide D’Alessandro, “non si tratta quindi di finanziamenti regionali, che dovrebbero essere invece destinati alle portualità regionale, ovvero il porto di Vasto e di Giulianova. È consigliabile, pertanto, che vi sia una più attenta analisi delle cose prima di puntare il dito verso il governo regionale che, al contrario, pone e continuerà a porre premura circa lo sviluppo del porto del vastese”. Per Sabrina Bocchino (Lega) il sindaco Menna “ha preso un abbaglio”.
“A differenza del centrosinistra quando è stato alla guida della Regione, il governo Marsilio, è riuscito a farsi approvare dall’Autorità di Sistema, che fa capo al Ministero delle Infrastrutture, un piano che segna un deciso cambio di passo nel rapporto tra i due enti”, sottolinea la leghista, “per il porto di Vasto è stato chiesto un intervento per complessivi 118 milioni di euro, suddiviso in base alle priorità di intervento. Oggi ci preme avviare l’allargamento della banchina di levante con un progetto di 5,5 milioni, per consentire l’avvio dei lavori per ultimare l’ultimo miglio di ferrovia proprio sulla banchina di levante, ad oggi troppo stretta per accogliere il binario previsto”.
Anna Bontempo (Il Centro)