Un dispetto o forse gesto scellerato compiuto da qualche teppista. Potrebbe essere di natura dolosa l’incendio che ieri pomeriggio, poco dopo le 17, a Casalbordino Lido ha danneggiato il fabbricato sul lungomare che tanti anni fa ospitava i bimbi della ex colonia marina. Da diversi anni la struttura era abbandonata.
Qualche mese fa è stata rilevata da un imprenditore di San Salvo che pare abbia intenzione di ristrutturarla. Dopo l’incendio il lavoro sarà sicuramente maggiore. Il fuoco ha provocato parecchi danni. L’immobile da circa un mese non era vuoto. Con l’arrivo dell’autunno nella struttura la notte dormiva un senza tetto di Gissi che durante i mesi estivi ha vissuto sulla spiaggia.
L’uomo per sdebitarsi si era offerto di ripulire l’area dalla vegetazione selvaggia. Quando è scoppiato l’incendio, fortunatamente lui non era dentro l’immobile. Ad accorgersi del fumo nero che usciva dalle finestre è stato uno dei residenti che ha subito chiamato i vigili del fuoco. Con loro sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Casalbordino e la polizia municipale. L’area è stata transennata e interdetta al transito delle auto per motivi di sicurezza.
Il timore che all’interno potessero esserci bombole di gas ha imposto la massima prudenza ai soccorritori. Fortunatamente i pompieri sono riusciti a domare subito le fiamme. Gli investigatori hanno interrogato l’uomo che dormiva nell’ex colonia e compiuto un primo sopralluogo fra i resti inceneriti per cercare di risalire alle cause del rogo. Il buio non è stato di grande aiuto.
Oggi è probabile che sarà fatta una verifica più accurata. Per il momento le forze dell’ordine non si sbilanciano, anche se non escludono il dolo. Potrebbe essere stato un gesto contro il senza tetto o molto più semplicemente un atto vandalico. La vegetazione incolta , il vento e il materiale che si trovava nell’immobile ha fatto il resto.
Paola Calvano (Il Centro)