Il Civeta reclama un credito di 863 mila euro per fatture inerenti il servizio di igiene urbana svolto negli anni passati, ma per il comune di San Salvo si tratta di un debito inesistente. Continua il braccio di ferro tra il Consorzio intercomunale di Cupello e l’amministrazione guidata dalla sindaca Tiziana Magnacca.
Nonostante il collegio di revisori dell’ente consortile abbia sollecitato più volte la definizione di un accordo transattivo per salvaguardare gli equilibri finanziari ed economici, il contenzioso non fa passi avanti. Nei mesi scorsi il Civeta ha deciso, con una delibera dell’ex commissario Franco Gerardini, di affidare l’incarico per il recupero dei crediti vantati nei confronti del comune di San Salvo all’avvocato Andrea Ritenuti, ma la controversia ad oggi non ha fatto passi avanti.
Le posizioni continuano ad essere distanti e distinte. Il Consorzio – che ha inviato diversi solleciti di pagamento – ritiene di vantare un credito di 863mila euro per fatture pregresse inerenti il servizio di igiene urbana svolto dal Civeta dal 2003 al 2010. La somma è lievitata oltremodo a causa degli interessi e delle sanzioni applicate.
“Il Civeta continua a contestare un debito inesistente che oltre agli interessi e alle sanzioni comprende anche la richiesta di riconoscimento del corrispettivo pari al 75% del costo di acquisto dei mezzi”, commenta perentoria Tiziana Magnacca, “è una somma non dovuta, contestata anche dall’ex sindaco Gabriele Marchese e dal commissario prefettizio. Siamo disponibili ad una definizione del contenzioso, ma non possiamo regalare i soldi dei cittadini di San Salvo”, conclude la sindaca di San Salvo.
Negli anni passati il Civeta ha promosso davanti al Tribunale di Vasto un’azione nei confronti del comune di San Salvo, al fine di ottenere il pagamento dei corrispettivi e degli interessi maturati, ma dopo una serie di tentativi di composizione bonaria della controversia e a fronte dell’eccezione sollevata dal Comune di difetto di competenza dell’autorità giudiziaria ordinaria, il giudice Fabrizio Pasquale, con sentenza del 12 ottobre 2015 ha devoluto la competenza al collegio arbitrale.
Il contenzioso, quindi, è ancora lungi dall’essere definito, anche perché la somma che l’amministrazione comunale di San Salvo è disponibile a riconoscere al Consorzio è di poche migliaia di euro e, in ogni caso, di gran lunga inferiore a quella reclamata dall’ente consortile.
Anna Bontempo (Il Centro)