Cassette di polistirolo, reti per l’allevamento di mitili, bottiglie di plastica, tanti pezzi di legno e perfino delle infradito. Il mare di rifiuti che nei giorni scorsi aveva invaso il porto di Punta Penna è stato completamente ripulito da un gruppo di soci del circolo nautico. Chiamati a raccolta dal presidente del sodalizio, Nicola Mastrovincenzo, i volenterosi diportisti si sono armati di santa pazienza e con l’aiuto di un guadino (retino a forma di sacco conico) hanno lavorato di gran lena per tutta la mattinata di sabato, riuscendo a recuperare tanto di quel materiale da riempire ben dodici carrellati della raccolta differenziata. A fine mattinata avevano la schiena a pezzi. Il più partecipe è stato il socio Michele Di Carlo.
“E’ stato sufficiente un messaggio su Watsapp per raccogliere le adesioni spontanee”, racconta Mastrovincenzo, “ringrazio i soci che hanno risposto al mio invito e che si sono dati da fare. Non potevamo restare a guardare e lasciare tutta quella plastica in acqua. La triste considerazione è che non tutti considerano il mare come casa propria e quindi da rispettare. In questi casi è anche molto difficile il controllo da parte delle autorità preposte. Noi come circolo nautico abbiamo dato il nostro piccolo contributo”.
La guerra del sodalizio contro la plastica è iniziata da tempo. Molte le iniziative organizzate la scorsa estate per dare una mano all’ambiente.
Anna Bontempo (Il Centro)