E’ stato eletto questa mattina l’Ufficio di Presidenza della Commissione di inchiesta sul sito inquinato di Bussi (Pe). Sono risultati eletti Giovanni Legnini (Presidente – Gruppo Legnini presidente), Daniele D’Amario (Vicepresidente – Gruppo Forza Italia), Emiliano Di Matteo (Segretario – Gruppo Lega Nord). La prossima riunione si terrà giovedì 28 novembre alle ore 15.30 a Palazzo dell’Emiciclo nella sala “Gabriele D’Annunzio”.
“L’organismo nasce proprio su proposta di Legnini, con il supporto unanime del centrosinistra e di una larga maggioranza del Consiglio regionale che ne ha approvato l’istituzione”.
“Ringrazio i consiglieri per la nomina a presidente, funzione che eserciterò con assoluta imparzialità e dando subito il via al lavoro della Commissione – così il presidente Giovanni Legnini– Si preannuncia un’attività intensa che avvieremo con l’acquisizione della documentazione, di per sé già imponente, dell’elencazione dei soggetti da audire e di un programma dei lavori da svolgere. Le finalità della Commissione d’inchiesta sono quelle puntualmente contenute nella delibera del Consiglio Regionale. L’obiettivo è accertare cosa è accaduto nei 12 anni da quando la discarica fu scoperta, dagli 8 anni che ci separano dallo stanziamento delle risorse per l’avvio della bonifica e dai 3 trascorsi da quando è stato sottoscritto l’accordo di programma da parte della Regione”.
“Ci avvarremo ovviamente delle pronunce giudiziarie e degli altri atti che già contengono l’accertamento dei fatti rilevanti per il lavoro della Commissione. L’obiettivo ultimo dovrà essere quello di scrivere, con la relazione conclusiva, una pagina chiara e mi auguro risolutiva su una delle vicende più gravi che hanno riguardato l’ambiente e il territorio, il lavoro e il diritto alla salute degli abruzzesi, facendo sì che gli accertamenti nella loro oggettività siano posti al riparo dalle schermaglie politiche. Il nostro compito , infatti, è di fare quanto è nelle nostre possibilità affinché, ferme le competenze di ciascuno dei soggetti coinvolti a partire dal Ministero dell’ambiente, i lavori di bonifica e reindustrializzazione siano finalmente avviati e che si possa accertare tutta la verità su tale dolorosa ed irrisolta vicenda “.
“L’elezione di Legnini a presidente per la Commissione regionale d’Inchiesta sulla discarica di Bussi, insediatasi oggi in Consiglio regionale è il miglior buon inizio che potessimo sperare per questo speciale strumento di azione e conoscenza“, così il capogruppo PD Silvio Paolucci e i consiglieri di centrosinistra in Regione.
“Legnini è un presidente di alto profilo – riprendono – che non solo conosce la vicenda a fondo, ma è stato l’artefice dello stanziamento dei primi fondi per la bonifica”.
“A Legnini il mio più sentito buon lavoro – così il consigliere Pd Antonio Blasioli, componente della Commissione- questo incarico è delicato e sensibile perché riguarda non solo 11 Comuni ricompresi nel Sin, ma tutto il territorio pescarese e abruzzese che merita risposte certe. Le domande su quella che fu definita la più grande discarica di rifiuti tossici d’Europa restano tante. Vanno sentite e coinvolte le comunità e le istituzioni locali, a tal proposito proporrò l’audizione non solo dei sindaci in carica, ma anche di quelli dal 2007 a oggi, per fare il punto sulle responsabilità, sulle attività di allora e del presente e sulla sicurezza del sito. Avere una funzione di impulso in una vicenda così importante è sostanziale per chi non vuole rinunciare all’orgoglio di essere voce della regione verde d’Europa”.