Il bando è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale, ma i requisiti richiesti – tra cui il possesso della patente di categoria A2 per la guida di motocicli – scoraggiano la partecipazione. Si registrano nuove polemiche per il concorso pubblico relativo all’assunzione di 15 agenti di polizia municipale, comparso sul sito del Comune il 30 settembre scorso e oggetto di critiche per la tempistica e i ritardi che hanno connotato l’avvio della procedura, nonostante le note carenze di organico nel Comando di piazza Rossetti.
Lo scorso 19 novembre il bando è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale. Da quella data decorrono i canonici trenta giorni di tempo per presentare le domande. Ma molti non potranno partecipare, perché tra i requisiti richiesti c’è anche il possesso della patente di categoria A2, cioè quella che consente di guidare i mezzi (auto e moto) in dotazione della polizia municipale.
Molti dopo aver letto il bando hanno deciso di non partecipare e si sono rivolti al sindacato. Sulla scorta delle segnalazioni ricevute il coordinamento provinciale del Csa, ha chiesto con una nota inviata l’11 novembre scorso al sindaco Francesco Menna e al dirigente del settore, Vincenzo Toma di rettificare il bando, facendo notare all’amministrazione comunale che pur essendo il possesso della patente di guida in questione un requisito necessario per lo svolgimento delle funzioni di agente di polizia municipale, poteva essere conseguita solo dopo l’assunzione. Altra incongruenza segnalata dall’organizzazione sindacale è l’inserimento nel bando di concorso della guida dei veicoli in dotazione della polizia municipale come prova d’esame.
Il sindacato aveva anche evidenziato che il comune di Sulmona, dove di recente è stato bandito un concorso per sette agenti di polizia locale, aveva emanato una nota di rettifica con cui aveva precisato che il possesso della patente di categoria A2 per la guida di motoveicoli non era da intendersi come necessaria per la partecipazione al concorso, ma aveva richiesto che i candidati risultati vincitori avrebbero dovuto dichiarare di impegnarsi a conseguirla entro 5 mesi dall’assunzione. La stessa rettifica è stata richiesta dalla segreteria provinciale del Csa al comune di Vasto, ma senza esito.
“Il bando non è stato modificato”, rimarca il sindacato, “nonostante l’intervento di un nostro rappresentante che aveva parlato personalmente con il sindaco. Era stato lo stesso primo cittadino a chiedere di inviare una richiesta di rettifica prima che il bando venisse pubblicato sulla gazzetta ufficiale”.
Anna Bontempo (Il Centro)