Chiude i battenti pur di non diventare un “bazar”, cioè un posto dove è possibile comprare di tutto. Domani è l’ultimo giorno di attività per l’edicola Palazzo di viale Giulio Cesare, da 40 anni punto di riferimento dei lettori di riviste e quotidiani. I clienti, quelli che tutte le mattine passano da quelle parti per acquistare il giornale, nelle prossime ore troveranno le saracinesche abbassate. E’ l’effetto dell’erosione delle vendite dei quotidiani che ha avuto, inevitabilmente, ricadute anche sugli esercizi che un tempo garantivano ottimi redditi. Oggi non è più così, prova ne è la chiusura ormai imminente di una storica edicola cittadina.
“Chiudo per non essere costretto a trasformare l’attività in un bazar”, spiega il titolare Nicola Palazzo, 48 anni, “purtroppo la carta stampata è in forte crisi, di quotidiani se ne acquistano pochi e chi, come me, crede in questo mestiere non si rassegna a vendere di tutto pur di andare avanti. Una volta quello dell’edicolante era un lavoro remunerativo, anche se faticoso per gli orari: sveglia all’alba e chiusure ritardate, senza riposi, né feste, ma era ricco di soddisfazioni”, prosegue Palazzo, “oggi non è più così. Le abitudini sono cambiate, i giovani non sanno neanche cosa significa sfogliare un quotidiano. Esiste una informazione diversa, più veloce su Internet, anche se più superficiale”.
Il commerciante ha messo in vendita da tempo l’edicola e ha anche trovato dei potenziali acquirenti “ma il loro interesse”, spiega, “è scemato quando sono stati messi al corrente dei ritmi di lavoro. Cosa farò una volta chiusa l’attività? Mi dedicherò alla mia passione, la biomeccanica. Seguo ciclisti, squadre e atleti di Triatlon. Una posizione ottimale in bici consente di poter pedalare ad una frequenza medio-alta, salvaguardando ginocchia e caviglie da un inutile sovraccarico muscolare, oltre che consentire un risparmio di energia”.
Anna Bontempo
