Una proposta di legge targata Lega che disciplina gli interventi regionali in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. Lo hanno presentato oggi a L’Aquila, l’on.le Luigi D’Eramo, segretario regionale della Lega assieme al consigliere regionale Sabrina Bocchino ed al capogruppo Pietro Quaresimale, alla presenza dell’assessore alla sanità Nicoletta Verì.
“Si tratta di una legge, nel rispetto dei principi costituzionali – ha spiegato il consigliere Bocchino che è prima firmataria della proposta legislativa – volta a prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, in tutte le sue manifestazioni, al fine di tutelare e valorizzare la crescita educativa, sociale e psicologica dei minori, proteggendo e sostenendo in particolare i soggetti più fragili”.
Sono i principi enunciati nell’articolo 1 di questa legge attraverso la quale la Regione Abruzzo “Promuove e sostiene interventi per la diffusione della cultura della legalità e del rispetto della dignità personale, nonché interventi per la tutela della integrità psico-fìsica dei minori, in particolare nell’ambiente scolastico e nei luoghi di aggregazione giovanile. Promuove e sostiene inoltre interventi finalizzati all’uso consapevole degli strumenti informatici e della rete internet”.
Soggetti beneficiari posso essere comuni, singoli e associati; istituzioni scolastiche e formative; aziende sanitarie regionali; associazioni operanti nel territorio regionale e attive da almeno tre anni nel campo del disagio sociale dei minorenni o in quello educativo; società e associazioni sportive dilettantistiche, operanti nel territorio regionale, iscritte nel registro del Comitato Nazionale Olimpico Italiano e del Comitato italiano Paralimpico, nonché gli Enti di promozione sportiva, nella cui organizzazione è presente il settore giovanile e che svolgono prevalentemente attività di avviamento e formazione allo sport per i minorenni.
“Con questa legge – prosegue Bocchino – si procede alla istituzione della Consulta regionale sul bullismo e sul cyberbullismo”.
Della Consulta fanno parte: l’Assessore competente in materia di istruzione, o un suo delegato, che la presiede; il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza di cui alla legge regionale 2 agosto 2018, n. 24 (Istituzione del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza), o suo delegato; il Presidente del Comitato regionale per le comunicazioni dell’Abruzzo di cui alla legge regionale 24 agosto 2001 n. 45 (Istituzione, organizzazione e funzionamento del Comitato regionale per le comunicazioni (Co.Re.Com.)), o suo delegato; quattro rappresentanti designati dalle aziende sanitarie regionali; due rappresentanti delle associazioni di cui alla lettera d) del comma 1 dell’articolo 3 un rappresentante delle associazioni sportive di cui alla lettera e) del comma 1 dell’articolo 3, designato dal CONI; tre dirigenti delle direzioni regionali competenti in materia di sanità, famiglia e istruzione designati dalla Giunta regionale, o loro delegati. Sono invitati a partecipare alle riunioni della Consulta, in base agli argomenti posti all’esame, previa intesa laddove necessario: esperti designati dalle Università abruzzesi e dagli ordini professionali nelle competenze pedagogiche, psicologiche, pedagogiche della comunicazione, giuridiche, mediali e delle comunicazioni sociali telematiche; operatori della rete internet; il Procuratore della Repubblica presso il tribunale per i minorenni dell’Abruzzo o suo delegato; rappresentanti rappresentanti del Servizio regionale della Polizia Postale e delle Comunicazioni; il dirigente dall’Ufficio scolastico regionale o suo delegato.
“La Consulta ha lo scopo di raccogliere informazioni sul bullismo e sulle iniziative di prevenzione e contrasto di ogni forma di bullismo presenti sul territorio- sottolinea ancora Sabrina Bocchino, rifacendosi all’articolo 4 della proposta di legge in questione – con un approccio multidisciplinare al fine di ottimizzare le azioni sul territorio, evitando sovrapposizioni con interventi di altri soggetti pubblici, nonché il compito di confrontare, condividere, valutare e mettere in rete le buone pratiche, tecnologie, processi e progetti, finalizzati a prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo”.
Le procedure per l’erogazione dei finanziamenti sono previste nell’articolo 5: “La Giunta regionale, sentita la commissione consiliare competente, entro novanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, determina criteri e modalità per l’erogazione dei finanziamenti relativi agli interventi di cui all’articolo 2. La Giunta regionale, con la deliberazione di cui al comma 1, stabilisce altresì i requisiti dei soggetti che, nell’attuazione degli interventi di cui all’articolo 2, operano direttamente a contatto con i minori”. Nella proposta c’è anche l’impegno da parte della Regione di organizzare, in occasione della giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, iniziative volte a promuovere un uso consapevole della rete internet e dei social network.
L’Aquila lì 29.11.2019 Sabrina Bocchino (Consigliere regionale Lega)