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San Pio, Smargiassi su Cardiologia e Rianimazione

“Una rondine non fa primavera, come un macchinario non fa un Ospedale. Se è vero che la Tac finalmente è arrivata al San Pio, e per questo sono molto soddisfatto visto che l’abbiamo chiesta a gran voce per anni, è altrettanto vero che gli altri reparti come Cardiologia e Rianimazione, persistono nello stato di abbandono in cui versavano già due anni fa”.

A sostenerlo è il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Pietro Smargiassi che continua: “È questo, infatti, il tempo passato dall’ultimo report che ho eseguito e nella mia visita ispettiva di ieri ho tristemente constatato che nulla è cambiato. La Rianimazione, per esempio, è sotto organico, ci sono 16 unità di personale assegnate e solo 10 operative, ben sotto la necessità stimata per il corretto funzionamento del reparto che può garantire solo interventi in day surgery ed emergenza ma non può garantire l’ordinaria funzione della chirurgia e quindi le liste d’attesa si paralizzano. Cardiologia ha gravi problemi strutturali, quel reparto è ricavato di fatto da un corridoio ed alcune porte di accesso ai sanitari sono impraticabili per una barella o sedia a rotelle poiché non conformi alla larghezza standard (sono larghe circa 60cm). Il frigo dove viene riposta l’Adrenalina, salvavita in caso di attacco cardiaco, è un frigo da cucina in cui ci sono anche cibi e bevande del personale”.

“Sui locali cucina vicino ad altri reparti – aggiunge Smargiassi – mi sono già espresso e le foto di topi e scarafaggi valgono più di mille parole. Sono carenze che non possono essere cancellate con l’arrivo della Tac. Pertanto invito a non farsi accecare dal bianco bagliore della TAC e mi rivolgo soprattutto ad alcune associazioni e comitati, che forse hanno più a cuore l’indirizzo politico che la reale risoluzione dei problemi del San Pio. Si deve continuare a pretendere attenzione per l’ospedale di Vasto, almeno fin quando carenze così evidenti non saranno colmate”. “Mi auguro che questi interventi risolutivi non debbano seguire lo stesso iter fatto di promesse non mantenute e continui rinvii per poi vedere un risultato dopo anni e anni di battaglie e lotte dei cittadini” conclude Smargiassi.

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