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Nuovi accertamenti per la morte di Massimo Roberti

E’ stata depositata nei giorni scorsi la notifica di avviso di proroga delle indagini da parte del sostituto procuratore Marianna Meo per la morte del 40enne Massimo Roberti. Necessari nuovi approfondimenti. Gli indagati sono cinque. Oltre al titolare del capannone dal quale Roberti è caduto, sono indagati, il direttore dei lavori di ristrutturazione, il titolare di una ditta che stava eseguendo l’intervento insieme alla ditta della vittima, il titolare di una ditta di San Salvo che aveva rimosso le lastre di amianto dal capannone e il ruspista che al momento della disgrazia guidava la ruspa (questi ultimi sono assistiti dagli avvocati Angelo Tascone e Carlo Colantonio, gli altri invece dagli avvocati Giuseppe La Rana, Clementina De Virgilis , Adelmo D’Alò, Gaetano Di Stefano e Fiorenzo Cieri).

I familiari della vittima sono invece assistiti dagli avvocati Maria Grazia Tana e Franco Lella.

Al momento è stata depositata solo la perizia tecnica. Si attende ora quella del medico legale. Massimo Roberti morì per lo sfondamento del cranio. Da accertare ora c’è se l’artigiano cadde perchè colto da malore o per altro motivo. A chiarire le condizioni fisiche del 40enne sarà l’autopsia.

Paola Calvano

 

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