Ma nelle mani di chi siamo? A quali mani questa città ha affidato le sue sorti? Perché Francesco Menna continua ad agire e a sparlare contro la Città del Vasto? Sono domande spontanee che arrivano dopo le giuste dichiarazioni, questa volta, del Direttore Thomas Schael. Solo chi non ha il senso della responsabilità politica e persegue una piccola polemicuccia e strumentalizzazioni da strapazzo può pensare, come ha fatto Menna in compagnia di Pupillo, di votare contro il Piano di investimenti della Asl.
Mettere a rischio, con un voto irresponsabile, la nuova risonanza e la ristrutturazione della cucina dell’Ospedale, vuol dire non volere il bene dei propri cittadini, vuol dire operare contro Vasto. Non è accettabile!
E Menna deve smetterla di parlare a nome della città. C’è un ordine del giorno che lo impegna a recarsi da Marsilio, Verì e Schael, insieme a sei consiglieri comunali (tre di maggioranza e tre di minoranza), per affrontare il tema centrale che sta a cuore a tutta la città.
Adesso comprendiamo meglio perché Menna abbia subìto quel voto. Il suo desiderio è fare il piazzista (una lamentosa campagna elettorale permanente, una litania continua nel rimpiangere Paolucci, del quale è stato fedele segretario) e non l’amministratore oculato e responsabile che tutti attendiamo da oltre tre anni. Vasto non può sopportare ulteriormente atti e dichiarazioni che la danneggino.
Alessandra Cappa
Davide D’Alessandro