Secondo incontro pubblico del Partito Democratico di San Salvo con la città per fare il punto della situazione locale e regionale. Presenti, oltre al segretario del Pd di San Salvo, Antonio Boschetti e ai consiglieri comunali Gennaro Luciano e Gianni Mariotti, anche il Consigliere regionale, Silvio Paolucci e i segretari, regionale e provinciale, Michele Fina e Gianni Cordisco.
Ricostruire il Partito Democratico (ripartendo dal dialogo con i cittadini) e ricostruire il centrosinistra (ripartendo dal dialogo con gli altri esponenti del centrosinistra), è l’obiettivo ribadito dal segretario Boschetti. Perché tornare ad amministrare la città “relegando” il centrodestra “al ruolo di opposizione”, è intento comune del Pd di San Salvo.
Sopite inoltre le voci che circolavano da alcune settimane circa la sua candidatura certa a sindaco di San Salvo. “Non solo io ma tutto il partito che sono stato chiamato a guidare” – ha affermato il segretario del Pd – non ha nessuna pretesa in tal direzione. Al contrario il partito è aperto e a completa disposizione di chiunque sia capace di fare sintesi per far tornare il centrosinistra alla guida della città”.
Nesuna pretesa dunque e totale disponibilità al solo fine di ricostruire un centrosinistra compatto e coeso per tornare ad amministrare la città.
Sempre a livello locale ribadita l’inattività amministrativa del centrodestra. Un’amministrazione comunale che “nulla sta facendo per la città” e che sta facendo fare a San Salvo non solo “molti passi indietro da un punto di vista culturale, sociale e economico”, ma che ha anche distrutto “quello che di buono il centrosinistra aveva costruito”.
Poca incisività dunque sull’ordinario e assente visione di sviluppo e crescita della città. Questa la sintesi dei concetti espressi dai consiglieri Boschetti, Luciano e Mariotti su San Salvo.
Inoltre, per Boschetti, necessario riprendere la centralità su tutto il territorio del vastese. Tre i punti importanti su cui tornare a dialogare: lavoro, turismo e agricoltura.
Ripercorsi invece dal consigliere regionale e capogruppo del Pd in Regione, Silvio Paolucci, i nove mesi di giunta lenta e ferma. Una giunta regionale che in nove mesi, “altro non ha fatto che litigare sulle poltrone, ripristinare i rimborsi agli assessori, aumentare gli stipendi dei direttori delle Asl, stanziare un milione di euro per il festival dei cartoni animati, cancellare i nuovi ospedali dalla programmazione sanitaria. Nessuna risposta concreta è stata data agli abruzzesi”.
In ambito sanitario ha sottolineato invece che quanto finora fatto dalla giunta regionale di centrodestra è il frutto degli stanziamenti della passata giunta a guida Pd. Frutto del loro lavoro invece “i tagli dei medici sulle ambulanze, l’annosa questione della cucina di Vasto, il taglio dei laboratori analisi, del trasfusionale, dell’anatomia patologica nei centri di Lanciano e Vasto, la cancellazione dei nuovi ospedali e il trasferimento, nella nuova programmazione 2020/2022, 15 milioni in meno alla Asl di Chieti che”, a suo dire “si tradurranno in tagli”.
Un’iniziativa, quella messa in campo dal Partito Democratico di San Salvo, accolta favorevolmente dal segretario regionale Michele Fina. Da luglio alla guida del Pd Abruzzo, tanti gli incontri messi in campo in diverse città per dire che il partito democratico c’è. Un partito che si sta ricostruendo con una comunità “leale, coesa, unita, ma anche con la capacità di stare sui problemi. Un partito che dialoga con i corpi intermedi, che ascolta i cittadini, che vuole tornare a seminare perché l’Abruzzo”, a suo dire e non solo, “è una straordinaria terra che merita idee, serietà e valori saldi”.
Laura Rongoni