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Campo di calcio mai realizzato, la società: “E’ il Comune ad essere inadempiente”

Il campo di calcio che doveva essere consegnato entro il 2004 non è mai stato realizzato, ma la società che gestisce Aqualand, il parco acquatico dell’Incoronata, non ritiene di essere  inadempiente. E’ quanto emerso ieri durante la conferenza dei capigruppo convocata dopo una breve sospensione del consiglio comunale al cui ordine del giorno figurava una proposta di delibera firmata da nove consiglieri di minoranza.

Il documento,  che porta la firma di Francesco Prospero, Vincenzo Suriani Alessandra Cappa,  Dina Carinci, , Davide D’Alessandro, Alessandro D’Elisa, Marco Gallo, Guido Giangiacomo e Edmondo Laudazi, impegnava l’amministrazione comunale ad ottenere dalla società la realizzazione del campo sportivo per tornei amatoriali, pari ad un investimento di 260mila euro, ma è stato ritirato dopo la conferenza dei capigruppo.

Al rientro in aula il sindaco Francesco Menna ha fatto sapere “che sono stati interessati gli uffici e che l’amministrazione è in attesa di una risposta per affrontare la problematica”. Molti sono i punti da chiarire secondo gli esponenti dell’opposizione consiliare.

La società che ha in gestione il parco acquatico ha inviato una comunicazione al Comune con la quale nega di essere inadempiente”, fa sapere Prospero, “poiché, a suo dire, il campo di calcio non sarebbe stato realizzato perché l’ente, dopo aver genericamente messo a disposizione i terreni,  non avrebbe dato seguito al progetto presentato il 15 novembre 2005. Al posto della struttura sportiva avrebbe quindi fatto altri investimenti al fine di rispettare il piano stabilito dalla convenzione. Tuttavia non si capisce se vi sia stata un’autorizzazione in tal senso e chi l’abbia rilasciata. Riporteremo l’argomento in consiglio comunale entro febbraio 2020”, annota il consigliere di Fratelli d’Italia-An.

Prima che venisse affrontato l’argomento il consiglio ha  rigettato la richiesta delle minoranze di revoca del decreto con cui il sindaco ha affidato al dirigente a tempo determinato Luca Mastrangelo il settore lavori pubblici.

La maggioranza, priva di molti consiglieri, ha vistosamente barcollato per difendere una scelta amministrativa che non trova fondamento legale”, sostengono le opposizioni, “il salvataggio della posizione di Mastrangelo è avvenuto solo grazie a una “creativa” interpretazione del regolamento fornita dal presidente Mauro Del Piano e dalla segretaria Anna Lucia Mascioletti, che ignorando regolamento, prassi e consuetudini hanno negato alla minoranza un ovvio e doveroso voto segreto”.

Anna Bontempo (Il Centro)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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