Il 2020 sarà un anno di sacrifici per gli operai delle industrie vastesi. Da sabato sono iniziate le ferie e i lavoratori della Pilkington, della Primo e della Bravo rientreranno il 7 gennaio. Per i colleghi della Denso invece, le cui vacanze saranno più corte, al momento il lavoro non manca ma resta il mistero sui futuri investimenti.
Triste invece il Natale per i 31 lavoratori della Cbi di Gissi – il cui futuro dipende da un eventuale acquirente della fabbrica – che hanno ricevuto proprio pochi giorni fa le lettere di licenziamento e i per i lavoratori della Sam. Un 2019 di ammortizzatori sociali per la Granito Forte e la Archema che hanno fatto ricorso a diverse giornate di cassa integrazione e sperano in un 2020 migliore.
Per la Pilkington il 2020 sarà l’anno di nuovi prodotti che usciranno dalla fabbrica grazie a 30milioni di euro di investimenti. La linea dei lunotti è quasi ultimata e a inizio anno ci sarà la produzione dei nuovi parabrezza e vetri laterali. Una notizia positiva anche se i mercati non raccontano nulla di buono. Il settore dell’auto in Italia, Francia e Germania è fermo. Gli effetti della Brexit sono pesanti così come la riduzione della domanda. Tante le incertezze sulle vetture ibride.
Per la Denso invece niente cassa integrazione a dicembre, ma nessuna decisione sui futuri investimenti. I sindacati dal canto loro mantengono per il momento un atteggiamento positivo anche se però invocano chiarezza. La Denso infatti non ha ancora deciso dove produrre il motore elettrico. I sindacati chiedono alla politica di fare la sua parte per attirare l’investimento prima che il colosso decida diversamente. La Regione assicura di seguire con interesse la vicenda.
Paola Calvano