Per molti è stata già definita la “Via del pattume”. A finire sotto accusa questa volta è la Via Verde che, a causa dell’inciviltà, è divenuta in alcuni tratti, un corrodoio di rifiuti. A fotografare il degrado l’associazione civica L’Arcobaleno che domenica scorsa ha organizzato una passeggiata esplorativa proprio per fotografarne il degrado.
“Il sentiero”, spiega Angela Pennetta “che dalla statale 16 porta direttamente sulla pista ciclabile tra località Cungarelle e il trabocco Trave è stato ridotto in condizioni pietose. È vergognoso che ci siano cittadini che disprezzano così tanto l’ambiente; ma è grave che il Comune non punisca l’inciviltà. L’amministrazione dovrebbe immediatamente rimuovere queste porcherie cercando di scoprire chi è stato a danneggiare in questo modo la città. Gli incivili vanno multati pesantemente”.
Nelle cunette e ai bordi della via c’è di tutto: resti di cibo, copertoni, suppellettili e perfino escrementi ai bordi.
“È lo squallido colpo d’occhio“, dice L’Arcobaleno “che chi decide di percorrere la strada incontra. Chiediamo all’amministrazione comunale di ricorrere agli ispettori ambientali della protezione civile diretti da Eustachio Frangione Prima di procedere alla raccolta dei rifiuti e alla bonifica della zona sarebbe opportuno cercare di dare un nome agli incivili che hanno provocato il danno. La via Verde è ora ferita. Una vera e propria discarica. Una distesa di rifiuti maleodoranti gettati nell’erba e tra la vegetazione cresciuta senza alcuna cura. In gran parte si tratta di rifiuti ingombranti, ma non manca nulla. Tutta roba che qualche mezzo pesante ha pensato bene di gettare per strada anzichè chiamare la Pulchra. L’ennesima prova dello scarso senso civico. Ma per questa città”, conclude la Pennetta “ è anche la prova della fragilità e vulnerabilità del tratto vastese della via Verde che altrove è curato e pulito. Invitiamo l’amministrazione comunale e trovare una soluzione. I paesi vicini stanno realizzando vicino alla via Verde nuove opportunità di sviluppo, attività e iniziative. Perchè Vasto, che dovrebbe essere capofila del progetto, non riesce a fare altrettanto?”.
Paola Calvano