Per l’istituzione voluta dallo Stato (e dichiarata dal Mibact) della GIORNATA NAZIONALE DANTESCA (“Dantedì”) a partire da quest’anno, l’Istituto per la Storia di Vasto e la Pro Loco “Città del Vasto” intendono partecipare con un’iniziativa ad hoc che connette il territorio a un canto specifico della Comedìa: il VI del Purgatorio.
Certamente la nostra città sarà presente agli eventi con una riflessione sulla storia della critica dantesca attiva fin dal XVIII secolo: da Benedetto Maria Betti, a Ippioflauto Tediscen (Filippo Betti), a Gabriele Rossetti (di cui l’Archivio Comunale di Vasto conserva proprio il manoscritto del Comento analitico al Purgatorio), e perché no, anche a William Michael Rossetti con la sua traduzione in inglese dell’Inferno e con tutta la pubblicistica specifica degli altri figli di Gabriele.
Non solo per questa data fissata al 25 marzo. Ma anche perché, come tutti sanno, nel 2021 ricorrerà il settecentesimo anniversario della morte di Dante. A tal proposito vale la pena ricordare che, nel 1966, in occasione del settecentesimo della nascita del Poeta (ritardata di un anno), il Comune di Vasto aveva pubblicata l’edizione critica a cura di Pompeo Giannantonio del citato Comento di Gabriele Rossetti. Quest’anno è proprio nei cosiddetti Giorni della Merla (segnatamente il 31 gennaio), un tempo gelidi, che Istituto per la Storia di Vasto e Pro Loco intendono dare vita a un “focherello” di attenzione per il 25 marzo, data prescelta dallo Stato per la Giornata dantesca.
Non solo perché il viaggio ultraterreno del Poeta viene ipotizzato dagli studiosi come iniziato in quel dì. Ma proprio perché, nella Firenze dugentesca, il calendario in vigore era quello del cosiddetto stile ab Incarnatione Domini nostri (o anno dominicae Incarnationis) che fissava il Capodanno non al 1° gennaio, ma al 25 marzo, festività dell’Annunciazione.
Di là da tutto, il 31 gennaio vuole semplicemente essere un avvio alla discussione di come l’Abruzzo possa rientrare con luoghi e personaggi danteschi nelle celebrazioni dedicate al Sommo Poeta: a partire dalla battaglia di Tagliacozzo (in realtà topograficamente combattuta a Scurcola Marsicana il 23 agosto 1268) tra gli imperiali di Corradino e i guelfi di Carlo d’Angiò) che l’Alighieri menziona con questo nome in Inferno (XXVIII, 17-18) e che la città marsicana ha voluto ricordare con il monumento a Dante inaugurato dal presidente Mattarella il 9 luglio 2019. Sordello sarebbe stato infeudato di Monteodorisio e di altri paesi (alcuni dei quali in seguito abbandonati) per la sua partecipazione nelle file angioine vincitrici del conflitto. Nella conversazione del 31 gennaio verrà proposta una ricostruzione del “poetasoldato” della lombarda Goto (nessuna relazione, ovviamente, con il Gabriele pescarese).
All’incontro sono previsti i saluti di Catia Di Fabio, sindaco di Monteodorisio.