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Il “Giorno della Memoria” a San Salvo, Magnacca: “Per lunghi anni è stata una storia negata”

La Città di San Salvo ha celebrato questa mattina il “Giorno del Ricordo”. Il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca, facendo propria l’iniziativa partita dal Parlamento Europeo attraverso un’interrogazione parlamentare, ha chiesto la revoca dell’onoreficenza della Repubblica Italiana concessa nel 1959 al maresciallo Broz Josip detto Tito.

“Chiediamo la revoca – spiega il sindaco – perché solo così si potrà concludere il processo di riconciliazione nazionale rispetto alle foibe. Onorificenza motivo di offesa e di imbarazzo nei confronti delle vittime delle foibe”.

La cerimonia commemorativa si è svolta davanti al Monumento ai Caduti dove è stata deposta una corona d’alloro cui ha fatto seguito gli interventi del sindaco Magnacca, del responsabile provinciale del Comitato 10 febbraio Marco Di Michele Marisi, per il Consiglio comunale dei ragazzi il sindaco Sara Taraborrelli e dell’assessore alla Cultura Matilde Talia e dell’esule istriana Magda Rover testimone diretta delle foibe quando aveva poco più di sette anni. Il sindaco di San Salvo ha ricordato come l’esodo istriano abbia coinvolto circa 350mila persone con migliaia di persone massacrate nelle foibe per volontà proprio del dittatore Tito.

Con questa commemorazione vogliamo fare memoria condivisa – ha evidenziato nel suo intervento il sindaco – per avvenimenti che hanno profondamente segnato la storia del popolo italiano invitando gli studenti a una riflessione più profonda per quella che è stata per lunghi anni una storia negata. Abbiamo voluto consegnare ai giovani un messaggio di pace e di riconciliazione rispetto a quegli eventi ricercando e attenendosi sempre alla verità dei fatti per troppo tempo sottaciuta per una storia scritta dai vincitori”.

Il sindaco  ricordando le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella la evidenziato come: ”Le foibe furono una sciagura nazionale sottovalutata, ma oggi bisogna stare attenti oltre al negazionismo all’indifferenza” e che “dai campi di concentramento alle foibe tra le pagine più spaventose dimostrazioni di inciviltà della nostra storia moderna. Il secolo scorso è stato segnato da numerosi avvenimenti che hanno mostrato a cosa può arrivare il decadimento e la barbarie dell’uomo, con la morte di milioni di uomini, donne, bambini, giovani e vecchi”.

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