Abbandona i rifiuti domestici in uno scatolone lasciato all’interno della riserva naturale di Punta Aderci, ma una volta scoperto se la cava con una sanzione di 78 euro. E’questa la somma (comprensiva delle spese di notifica) che un residente dovrà pagare per non aver conferito correttamente i rifiuti.
A lui la polizia municipale è risalita grazie a dei documenti rinvenuti insieme ai rifiuti all’interno del cartone. Nonostante la multa sia decisamente irrisoria, la persona in questione non ha ancora provveduto al pagamento, costringendo la polizia municipale ad emettere una ordinanza –ingiunzione con cui intima all’interessato di provvedere, entro e non oltre il termine perentorio di 30 giorni , al pagamento della multa.
Oltre a rinfocolare la polemica sull’abbandono dei rifiuti, il provvedimento presta il fianco alle critiche di chi invoca pesanti sanzioni per coloro che si rendono protagonisti di questi comportamenti incivili e dannosi per l’ambiente. Le segnalazioni sono all’ordine del giorno. Campagne, bordi delle strade, spiagge, aree protette: non c’è angolo della città che non venga deturpato dai rifiuti. I gesti di inciviltà non risparmiano neanche gli angoli più suggestivi.
E’ il caso di Casarza, lungo la costa vastese, dove nei giorni scorsi sono stati rinvenuti numerosi pneumatici. Le gomme per auto sono state scaricate da ignoti in un luogo che non è neanche facilmente raggiungibile. Un gesto che appare ancora più incomprensibile se si pensa che gli pneumatici – come del resto vecchi elettrodomestici o altro materiale ingombrante – vengono ritirati dalla Pulchra a domicilio. Nei giorni scorsi era stata Paola Cianci, assessore comunale all’ambiente, a censurare simili comportamenti.
“Viviamo in una città dove i rifiuti vengono ritirati a domicilio”, aveva detto, “è inaccettabile che non vengano rispettate le più elementari regole di civiltà”.
Anna Bontempo (Il Centro)