“Denunciate ragazzi”. E’ questo l’appello lanciato da Flavia Rizza, 21 anni e testimonial della polizia postale nella lotta al bullismo e cyberbullismo che martedì si è “raccontata” agli studenti vastesi partecipando all’iniziativa organizzata dal Comune di Cupello con l’associazione Emily.
“Tutto è cominciato a 8 anni alle scuole elementari”, ha raccontato la Rizzo. “Mi prendevano in giro perchè andavo bene a scuola. Poi sono arrivati i messaggi e gli insulti sul telefonino e su facebook. Nascevano falsi profili per insultarmi. Sei inutile”, era la frase che veniva spesso ripetuta. Sono anche stata spinta mentre arrivava un autobus. Ho reagito tuffandomi nello studio. La mia famiglia è stata fondamentale, come la polizia postale e le forze dell’ordine. Per molti adulti, quegli insulti erano un gioco, ma un gioco che avrebbe potuto distruggermi”.
Folta la platea che ha ascoltato in silenzio e con attenzione la storia della Rizzo.
All’incontro erano presenti il sindaco di Cupello, Graziana Di Florio, l’assessore alle Politiche sociali, Giuliana Chioli, la presidente dell’associazione Emily, Teresa Di Santo e lo psicoterapeuta, il dottor Luigi Gileno che in conclusione ha detto: “Così come non lascereste mai soli i vostri figli in una piazza di New York così non lasciateli navigare soli sul web, la più grande e pericolosa piazza mondiale. Ascoltate i giovani, state vicino a loro e parlate con loro”.
Paola Calvano