“Proporrei l’espulsione dei compagni di Vasto, che hanno votato contro, dal partito”. E’ a dir poco contrariato Bobo Craxi che ha affidato ad un post su Facebook il proprio disappunto per la decisione presa dal consiglio comunale di non votare a favore della intitolazione della strada al padre Bettino.
Diventa un caso nazionale il diniego della massime assise civica vastese che ha bocciato la mozione proposta dai due esponenti della Lega, Alessandra Cappa e Davide D’Alessandro di dedicare una via della città all’ex leader del Psi.
Oltre alla maggioranza di centrosinistra, dove sono presenti esponenti della lista civica “Avanti Vasto”, di chiara matrice socialista, nelle persone delle consigliere Maria Molino e Giovanna Paolino, hanno votato contro l’intitolazione della strada all’ex presidente del consiglio dei ministri, morto ad Hammamet il 19 gennaio 2000, anche i rappresentanti del centrodestra e del Movimento 5 stelle, anche se con diverse motivazioni.
Bobo Craxi, che lo scorso 10 febbraio è stato a San Salvo, ospite del convegno organizzato da un Comitato nato proprio per le celebrazioni del ventennale della morte del padre, ha accolto la notizia con disappunto, anche se le avvisaglie della bocciatura erano nell’aria dal momento che i socialisti vastesi non solo hanno disertato l’incontro , ma pochi giorni prima avevano anche invitato la segreteria nazionale del Psi a far desistere Bobo Craxi dall’essere presente. Sulla vicenda è intervenuto l’assessore comunale Gabriele Barisano, componente della direzione nazionale del partito socialista.
“La competenza sulle decisioni di denominare le strade è della giunta comunale e non del consiglio”, rimarca l’assessore, “ma vorrei cogliere l’occasione per chiarire ed esprimere il mio pensiero sulla vicenda e le polemiche che sono scaturite sulla bocciatura della proposta. Soprattutto sul voto contrario delle consigliere del gruppo Avanti Vasto, che non sono iscritte al Psi come erroneamente riportato, ma fanno parte di una lista civica che si è presentata alle amministrative del 2016 e che ha al suo interno numerosi compagni e compagne iscritte al partito, ma anche persone che appartengono alla società civile che si sono impegnate e collaborano tutte insieme per migliorare la nostra città. Nel mio intervento in consiglio comunale, dove da regolamento sono intervenuto in qualità di assessore a nome dell’amministrazione e non da esponente politico di un partito, ho sostenuto che la vicenda di Craxi è troppo complessa e ancora evidentemente controversa e divisiva per essere affrontata con la massima serenità”.
Anna Bontempo (Il Centro)