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Polizia municipale, il regolamento è fermo nella commissione

E’ approdato in commissione lo scorso ottobre, ma da quella data non se ne è più sentito parlare. E’ fermo il nuovo regolamento della polizia municipale che, secondo l’opposizione consiliare e gli stessi sindacati di categoria, avrebbe dovuto essere riscritto per essere adeguato alle recenti disposizioni legislative. Dal 10 ottobre 2019, giorno in cui il documento è stato sottoposto all’attenzione della commissione affari generali ed istituzionali presieduta da Maria Molino, del nuovo regolamento si sono perse le tracce. Circostanza rimarcata con disappunto dalle minoranze.

“Nel corso dell’ultima riunione dell’organismo ho fatto verbalizzare la mia richiesta”, fa sapere il capogruppo di Forza Italia, Guido Giangiacomo,cioè che il regolamento deve essere riportato in Commissione a prescindere, anche se la presidente Molino ci ha comunicato che è stato sospeso in attesa della legge regionale di riordino. La mia impressione è che l’amministrazione comunale non voglia affrontare la questione, stia quindi temporeggiando in attesa della scadenza del mandato. Ma noi non molliamo la presa”, avverte il consigliere, “e torneremo alla carica su questo e su altri argomenti scomodi che riguardano la polizia locale”.

Nella seduta di ottobre, quando la Commissione discusse la bozza del regolamento, erano presenti anche alcuni rappresentanti sindacali, tra cui il coordinatore regionale del Csa, Walter Falzani. Quest’ultimo intervenne facendo notare che molti articoli del disciplinare erano viziati da “gravi illegittimità“, ricordando l’obbligo da parte delle amministrazioni comunali di adeguare il regolamento alla delibera del 1° febbraio 2019 della giunta regionale e dichiarandosi disponibile ad offrire un contributo in tal senso.

In quella sede altri rappresentanti sindacali posero l’accento sulla figura del dirigente della polizia locale e sull’attuale organizzazione del comando di piazza Rossetti. La riunione si chiuse con la proposta avanzata dal consigliere Giangiacomo di riscrivere il regolamento, alla luce di quanto esposto dai tecnici, nel termine massimo di 15 o 20 giorni, calendarizzando i lavori della commissione che su quell’argomento non è stata più convocata, nonostante la disponibilità dei sindacati a collaborare.

Nei mesi scorsi era stato proprio il Csa a chiedere l’annullamento in autotutela del disciplinare attualmente in vigore approvato nel 2016 dalla precedente giunta guidata dall’ex sindaco Luciano Lapenna, 11 giorni prima della scadenza del mandato amministrativo.

Anna Bontempo (Il Centro)

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