“Io resto a casa”. È questo il decreto che scatta da oggi 10 marzo e presentato alle 21.30 di ieri dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
“È questo il momento delle responsabilità ed è per questo che abbiamo deciso di adottare misure più stringenti”, ha detto il Presidente Conte che ha illustrato i punti importanti.
L’italia sarà un’unica zona protetta. Pertanto gli spostamenti saranno consentiti solo per casi di comprovate ragioni di lavoro, casi di necessità e motivi di salute.
Divieto inoltre degli assembramenti in luoghi all’aperto in locali aperti al pubblico. “Non possiamo più permetterci questo momenti di aggregazione che diventano motivo di contagio”.
Le scuole di ogni ordine e grado e le università resteranno chiuse fino al 3 aprile.
Stop inoltre del campionato.
“Sono consapevole- ha concluso Conte – della responsabilità nell’adottare queste misure in tutta la penisola ma sono costretto ad intervenire in questo modo per proteggere tutti noi e soprattutto le persone più fragili e più vulnerabili. Viviamo in un sistema in cui noi garantiamo la sanità e il diritto alla salute e alle cure a tutti. È questo un pilastro del nostro sistema di civiltà. Non possiamo quindi permetterci di abbassare la guardia. I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante di persone in terapia intensiva e sub-intensiva e purtroppo abbiamo anche persone decedute. Le nostre abitudini vanno cambiate e vanno cambiare ora. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se collaboreremo tutti e ci adatteremo a queste norme più stringenti”.