Chiedono l’attivazione dei “reparti di Rianimazione e Terapia Intensiva degli Ospedali di Atessa e Casoli al fine di poter far fronte alle emergenze che si potrebbero verificare nel territorio”, i 47 sindaci del “Sangro-Aventino-Frentano” nel documento inviato al Direttore Generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Thomas Schael, al Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, al Presidente del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, all’Assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì.
“L’evolversi della situazione epidemiologica – si legge nel documento inviato dai sindaci – il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi sul territorio regionale potrebbero portare i presidi ospedalieri della Regione Abruzzo a non riuscire a far fronte alle emergenze in considerazione del numero esiguo di posti nei reparti di Terapia intensiva e di Rianimazione in Abruzzo ed in modo particolare nella Provincia di Chieti”, fanno sapere i sindaci del “Sangro-Aventino-Frentano”.
Ragione che ha indotto i sindaci a sottoscrivere e inviare il documento.
Il documento porta la firma dei sindaci di Atessa, Casoli, Paglieta, Lanciano, Bomba, Fossacesia, Altino, Roccascalegna, Sant’Eusanio del Sangro, Archi, Perano, Gessopalena, Pietraferrazzana, Colledimezzo, Villa Santa Maria, Fallo, Civitaluparella, Quadri, Montelapiano, Rosello, Roio del Sangro, Monteferrante, Montebello sul Sangro, Tornareccio, Fara San Martino, Rocca San Giovanni, Santa Maria Imbaro, Castel Frentano, Civitella Messer Raimondo, Mozzagrogna, Frisa, Torino di Sangro, Gamberale, Treglio, Pizzoferrato, San Vito Chietino, Torricella Peligna, Borrello, Montenerodomo, Taranta Peligna, Colledimacine, Lama dei Peligni, Lettopalena, Palena, Pennadomo, Casalanguida, Castiglione Messer Marino.