“La guerra che il nostro sistema sanitario territoriale sta facendo per affrontare e combattere il coronavirus, pur con limitati mezzi rispetto ai sistemi del nord e crescenti criticità quotidiane, merita una discesa in campo da parte delle fondazioni bancarie locali: si destinino somme alla sanità pubblica abruzzese”, così il consigliere regionale PD Antonio Blasioli.
“Ogni giorno riceviamo aggiornamenti drammatici da chi sta sul fronte, non possiamo restare più con le mani in mano – commenta Blasioli – E’ necessario che le fondazioni bancarie che abbiamo sul territorio sostengano i nostri ospedali con una cospicua donazione, oppure fornendo ciò che serve per affrontare in modo più sicuro e determinato il virus, seguendo l’esempio di ciò che sta accadendo in regioni a noi vicine, prima fra tutte l’Emilia Romagna. Da amministratori locali, negli anni scorsi, consapevoli del limitato patrimonio economico degli enti, abbiamo fatto in più occasioni ricorso alla partecipazione del privato alla cosa pubblica, per realizzare opere identitarie, ad esempio, oppure utili alla comunità, per sostenere eventi e azioni impossibili da concretizzare con il capitale pubblico, sempre più risicato e sempre più indispensabile per affrontare le emergenze dei territori, in primis la manutenzione delle città. Beh, è arrivato il momento di far sentire la propria positiva presenza, di aprire le porte al bene comune e di elargire ciò che si è raccolto anche grazie al risparmio di tantissimi abruzzesi. Non un’operazione di facciata, ma responsabile, di pubblica utilità, mettendo a disposizione del comparto oggi più sensibile, quei mezzi che purtroppo scarseggiano e quella vicinanza in grado anche di motivare e tutelare tutti quelli che stanno operando e le loro famiglie, perché sono uomini e donne che nelle corsie degli ospedali, nei reparti di terapia intensiva, nei reparti di emergenza di ogni presidio lavorano incessantemente, senza neanche avere il tempo di riflettere su questa straordinaria prima linea di cui sono parte.
Voglio rivolgere un appello ai presidenti delle Fondazioni bancarie, ma anche agli imprenditori illuminati, che tante volte hanno partecipato alla vita pubblica: è necessario farlo ancora, fare sentire ora più che mai, la propria presenza alla comunità, sostenendo l’approvigionamento dei mezzi per combattere questa emergenza che ci rende tutti impotenti.
Servono poche e precise cose: rispettare le regole, tutelare gli esposti perché il sistema sanitario deve restare in piedi e non implodere e perché anche solo la consapevolezza di un tale gesto, può fare molto per migliaia di medici, infermieri, personale sanitario che è la nostra arma più potente contro il coronavirus”.