“Dobbiamo contenere il consumo dell’uso dell’acqua potabile. Dobbiamo ridurre gli sprechi soprattutto di quelli impropri e limitare l’utilizzo dell’acqua solo nei casi corretti. La scarsità delle piogge che hanno caratterizzato questo inverno e l’avvicinarsi della stagione estiva impongono di avere tutti un uso consapevole dell’acqua”. A dirlo il sindaco Tiziana Magnacca che questa mattina ha firmato un’ordinanza con la quale dispone divieti e limitazioni per un utilizzo corretto dell’acqua potabile.
E’ pertanto vietato l’utilizzo dell’acqua potabile per usi diversi da quelli igienici-sanitari e alimentari. E’ vietato il lavaggio domestico di veicoli a motore o altri veicoli, moto e caravan; è vietato il riempimento di vasche, fontane ornamentali; è vietato l’innaffiamento di orti e giardini; è vietato il lavaggio di cortili, piazzali pavimentati e similari.
In particolare il sindaco di San Salvo fa proprie le considerazioni giunte dall’Ente regionale per il servizio idrico intergrato (Ersi) che segnala la situazione deficitaria dei bacini di riserva naturale della risorsa idrica.
In particolare l’Ersi scrive:
“Nella consapevolezza del periodo emergenziale che stiamo vivendo e nella convinzione dell’importanza della prevenzione per scongiurare nuove situazioni di elevata criticità per la comunità abruzzese, Le segnalo fin da ora l’esigenza di assumere provvedimenti volti a sostenere il risparmio, e il corretto uso delle risorse idriche destinate al consumo umano. L’andamento meteorologico e la scarsità di precipitazioni di questo inverno lasciano presagire che i bacini di riserva naturale della risorsa idrica stanno già subendo importanti problemi di ricarica, con la conseguente concreta possibilità di una minore disponibilità di risorsa da utilizzare per far fronte ai fabbisogni potabili della popolazione, soprattutto nel prossimo periodo primavera-estate. La situazione deficitaria è suscettibile di trasformazione anche in vera emergenza idrica, ed è estremamente preoccupante, in considerazione anche di ciò che sta succedendo in questo periodo dove i consumi hanno subito una media di incremento del 20% su base annua. Per tale motivo è necessario avviare sin da ora un monitoraggio delle riserve e del loro utilizzo, adottando ogni utile provvedimento che possa limitare l’utilizzo non corretto dell’acqua potabile per usi non prioritari, come ad esempio l’innaffiamento di orti e giardini, del lavaggio di autovetture, moto e caravan, della pulitura delle strade, marciapiedi e cortili, fatta eccezione delle opere di disinfezione e sanificazione in corso, e altri usi da valutare caso per caso”.