Nel pieno di una pandemia virale che sta investendo l’intero Paese, la Giunta Regionale abruzzese sembra avere poche idee e per giunta assai confuse.
Se da un lato dobbiamo ringraziare l’osservanza da parte dei cittadini delle misure imposte dal governo nazionale relativamente al distanziamento sociale che hanno contenuto i numeri del contagio, assistiamo dall’altro ad un comportamento inadeguato della Regione Abruzzo e senza governance. Infatti già ad inizio marzo con qualche decina di persone positive il Governo regionale senza manico era riuscito con questa confusione ad ottenere il risultato di avere la maggior parte dei presidi abruzzesi infettati facendoli diventare a loro volta un formidabile veicolo di diffusione del virus.
La prova lampante dell’improvvisazione della Giunta Regionale abruzzese è il susseguirsi di decisioni annunciate, prese, modificate, negate ed infine parzialmente ritirate riguardo all’ospedale di Atessa.
Nell’arco di tre settimane l’ospedale di Atessa è stato dapprima individuato come strategico ospedale COVID di alta specializzazione, poi declassato a presidio per malati lievi, privato del Pronto Soccorso, della Guardia Medica, del distretto e dei reparti esistenti con conseguente trasferimento dei ricoverati presso altre strutture, infine, a seguito di una rivolta popolare e della ferma presa di posizione delle forze politiche locali (non tutte a dire il vero) e delle istituzioni territoriali, la Giunta Regionale ha effettuato un imbarazzato parziale dietro front con una nuova delibera che ha modificato la precedente spacciando di aver riaperto il solo Pronto Soccorso e per altro neanche questo forse e’ vero: come tutti sanno senza alcun reparto dietro le spalle il Ps è semplicemente un PPI pronto a trasferire altrove tutto cio’ che arriva. In pochissime ore hanno praticamente chiuso tutto ad Atessa. Operazione mai riuscita a nessuno in decenni.
Preso atto con rammarico della sottrazione di servizi e reparti presenti presso l’ospedale di Atessa che avrebbero potuto coesistere, con le dovute misure precauzionali, con la presenza di malati paucisintomatici da COVID 19, al di là di vuote promesse, alla ASL e alla Giunta Regionale si chiedono seri impegni per il futuro.
L’ospedale di Atessa è ospedale di area disagiata.
Lo ha stabilito la precedente Giunta Regionale con delibera n° 642 del 7 novembre 2017 in quanto è la Regione competente su tale atto programmatorio se è fuori dal Commissariamento.
Il Presidente Marsilio e la sua maggioranza decidano: se vogliono dare seguito a tale impegno hanno la strada spianata. Occorrono però volontà politica ed atti concreti ma forse è chiedere troppo. È evidente che il Pd deve appellarsi al buonsenso degli assessori regionali, Febbo, Campitelli e Veri’, che stanno umiliando la nostra provincia e ne stanno svuotando i servizi: per rispetto dei cittadini e del territorio provinciale di Chieti dimettetevi prima che sia troppo tardi e i danni non recuperabili.
Nel frattempo restituissero tutto ciò che è stato indebitamente sottratto ed immediatamente tutti i servizi distrettuali che interessano un bacino di 21 mila persone trovando una soluzione alternativa sul territorio del comune di Atessa al trasferimento.
Circoli del PD Atessa
PD provinciale di Chieti
PD Abruzzo e gruppo Pd Regione Abruzzo