In fila alle Poste per pagare le bollette dell’acqua già scadute e sospese. E’ successo nell’ufficio postale dell’Incoronata, il cui piazzale si è riempito di persone fino alle prime ore del mattino.
“Le bollette, che riportano la scadenza del 24 marzo, sono arrivate una settimana dopo la scadenza”, protesta Carlo Centorami, presidente di Vasto Libera, “non essendoci stata alcuna comunicazione ufficiale della sospensione del pagamento né da parte della Sasi, né del Comune, molte persone si sono affrettate ad andare a fare i versamenti, in un momento in cui sarebbe opportuno invece che la gente restasse in casa e uscisse solo in caso di estrema necessità. Stamattina (ieri mattina per chi legge ndc), c’erano oltre quindici persone in fila all’Incoronata. Qualora la notizia della sospensione dei pagamenti delle bollette dell’acqua venisse confermata, sarebbe un fatto davvero grave non averne dato tempestiva comunicazione”, conclude il responsabile del sodalizio vastese.
Anna Bontempo (Il Centro)