Scade giovedì sera il bando della Regione Abruzzo rivolto alle famiglie in condizione di particolare disagio derivante dall’emergenza Covid-19. Ricordiamo che il Comune di Vasto ha predisposto un apposito servizio di supporto per i cittadini che intendono farne richiesta.
Il contributo è finalizzato alla copertura delle spese per l’acquisto di beni di prima necessità, nella misura in cui assicurano servizi strumentali al diritto alla salute o altri diritti fondamentali della persona (alimentazione, igiene, materiali sanitari di sopravvivenza, compresi prodotti igienicosanitari, farmaci da banco ecc.), o per esigenze di emergenza abitativa, compresa la copertura dei costi per beni primari (canone locazione, canoni acqua-luce-gas).
Gli operatori del segretariato sociale sono a disposizione, presso il Comune di Vasto, per supportare i cittadini nella compilazione delle domande nei seguenti giorni:
- martedì 21 aprile, dalle ore 9 alle ore 17;
- mercoledì 22 aprile, dalle ore 9 alle ore 17;
- giovedì 23 aprile, dalle ore 9 ad oltranza.
Chi può accedere al contributo:
- cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione europea, ovvero condizione di stranieri titolari di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
- Residenza in Abruzzo al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, in modo continuativo;
- alla data del 7 aprile 2020, un valore complessivo dei conti correnti bancari o postali intestati ai componenti del nucleo familiare non superiore a 2.000,00 euro, incrementato di 1.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al secondo, fino a un massimo di 5.000 euro;
- non essere titolari della nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) e dell’indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata (DIS-COLL);
- non essere titolari di reddito da lavoro subordinato pubblico o privato (ad esclusione di pensione), ovvero di altre forme di sostegno economico o al reddito erogate da enti pubblici (ad eccezione del contributo di solidarietà alimentare erogato dal Comune ai sensi dell’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile.