Usare mascherine chirurgiche e guanti monouso è un sistema efficace per evitare il diffondersi di SarsCov2, il coronavirus responsabile dell’epidemia in corso.
Ma se oggi salvano la vita, in futuro potrebbero inquinarla: milioni e milioni di questi presidi medici sono in circolazione in Italia e nel mondo, altri ne useremo. E butteremo. Smaltirli nel modo corretto è un dovere, eppure già si vedono guanti e mascherine abbandonati nei parcheggi dei supermercati, per le strade di città e di campagna , l’istituto superiore di sanità, ha dato fin da subito indicazioni ben precise agli operatori sanitari, che però, ai rifiuti speciali che si producono in ospedale e che vanno smaltiti con mille accortezze sono abituati.
I normali cittadini cosa devono fare? E ancora l’Iss a spiegare: le mascherine vanno smaltite nell’indifferenziata e anche i guanti, se bene siano in plastica. Entrambi devono essere destinati agli inceneritori, con il resto degli scarti che non si riciclano. Questo perché è meglio evitare che vengano manipolati, come succede a tutti i rifiuti riciclabili che passano attraverso processi di ulteriore separazione e pulizia.
La nostra associazione sempre in prima linea nelle iniziative ecosostenibili – chiede di prevedere una campagna di informazione e di sensibilizzazione sul tema. I dispositivi sanitari sono molto resistenti proprio perché devono garantire protezione a chi li usa: abbandonati nell’ambiente, potrebbero restare integri per decine di anni.
L’inquinamento da mascherine rischia di diventare un altro effetto collaterale della pandemia di Covid 19.
Associazione Movimento Iustitia Nova
Il segretario Provinciale
Orlando Palmer