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M5S sulla Fase 2: “Invitiamo i consiglieri comunali leghisti a non farsi promotori di riaperture imprudenti”

Il gruppo consiliare della Lega, pensando evidentemente di riempire il vuoto lasciato dai parlamentari abruzzesi del centro-destra, ha cominciato ad interessarsi di politica nazionale, facendo da cassa di risonanza ai messaggi mediatici di Salvini.

I consiglieri Cappa e D’Alessandro lamentano l’eccessiva lentezza della fase 2 di progressiva riapertura delle attività e la imputano, ovviamente, all’inerzia del Governo, dimenticando magari che quando il Governo ha deciso la riapertura delle librerie il Governatore leghista della Lombardia ha deciso che le librerie dovevano rimanere chiuse. Ma questa lentezza del governatore non è stata stigmatizzata dai nostri bravi consiglieri leghisti, quantunque sia ben noto l’amore di D’Alessandro verso le librerie.

I leghisti che oggi vorrebbero riaprire velocemente hanno dimenticato le dichiarazioni di Salvini che il 27 febbraio chiedeva al Governo di “accelerare e riaprire” ed invitava i turisti stranieri in Italia. La Meloni, per non esser da meno, il 29 febbraio ha messo in rete un filmato in inglese in cui, anche lei, invitava i turisti stranieri a venire a Roma, perché non c’era alcun pericolo.

Ma il 10 marzo Salvini ci ripensava e chiedeva di “chiudere tutto”.

Se questi sono i risultati della fretta, francamente preferiamo la calma e le decisioni ponderate e prudenti del Governo, basate sulla progressività degli interventi.

Invitiamo quindi i consiglieri comunali leghisti a non farsi promotori di riaperture imprudenti, a rispettare l’alto prezzo in vite ed in sofferenze umane pagato dagli Italiani, e a non mostrare pieno ed incondizionato sostegno al loro leader, specialmente quando le sue dichiarazioni e richieste risultano, come spesso, e anche in questo caso, completamente fuori sintonia rispetto alla realtà dei fatti e alle effettive necessità degli Italiani.

Sarebbe infine opportuno da parte dei consiglieri Cappa e D’Alessandro non tentare di distrarre l’opinione pubblica con operazioni comunicative di “bassa lega” e di porre attenzione piuttosto a quanto sta accadendo in questi giorni presso l’Ospedale San Pio di Vasto dove il reparto di Rianimazione rischia la chiusura per la mancanza del necessario numero di anestesisti.

L’Assessore della Lega, Verì, ha nelle mani il futuro del reparto e, purtroppo quello dell’intero presidio ospedaliero. E’ a lei che i consiglieri Cappa e D’Alessandro dovrebbero rivolgere le loro più premurose sollecitazioni.

M5S Vasto

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