“A Vasto è fondamentale riorganizzare la mobilità da subito, senza attendere che, soprattutto con l’arrivo dell’estate, le persone si accalchino in spazi ristretti”. E’ quanto fa sapere Nicholas Tomeo, Avvocato che si occupa di diritto dell’ambiente in una nota che ci ha inviato.
“Chi si ritrova a dover uscire da casa – scrive Tomeo – si può facilmente rende conto come a Vasto, già in questi giorni, il traffico cittadino delle automobili sia notevolmente aumentato, tanto che su alcuni tratti stradali si creano addirittura delle code.
Tantissime città, in tutto il mondo e anche in Italia, si sono già da tempo organizzate per affrontare nei migliori dei modi la fase 2, ad esempio attraverso l’allargamento dei marciapiedi, creando nuove zone pedonali o piste ciclabili cosiddette di emergenza, questo al fine di rendere più accessibili gli spazi e così da consentire più agilmente di mantenere le distanze tra le persone – distanza necessaria al fine di evitare un nuovo picco di contagi”.
“Inoltre – continua l’avvocato – questo metodo di pianificazione della mobilità urbana, si rende ancora più urgente perché i mezzi pubblici, se non aumentati notevolmente, non sono luoghi sicuri posto che al loro interno non è pensabile, per via della ristrettezza degli spazi, mantenere la suddetta distanza di sicurezza tra le persone.
Come diversi studi scientifici hanno dimostrato, la diffusione del Covid-19 è più facile laddove l’inquinamento atmosferico è maggiore, inquinamento prodotto in larga parte dai veicoli a motore.
A tal proposito bisogna pensare che le città, sebbene occupino solo il 3% della superficie terrestre totale, emettono ben il 75% di CO2 complessiva e, pertanto, un ripensamento generale delle modalità di spostamento non è solo urgente, ma anche necessario.
Per questo anche a Vasto è fonadmentale riorganizzare la mobilità da subito, senza attendere che, soprattutto con l’arrivo dell’estate, le persone si accalchino in spazi ristretti.
Seguendo l’esempio di tante altre città, bisogna creare nuove zone pedonali – inoltre, come numerosi studi hanno dimostrato, la creazione di spazi pedonali aumentano notevolmente gli incassi per gli esercizi commerciali presenti nella zona e una diretta testimonianza di ciò, a Vasto, è via Adriatica, dove prima della pedonalizzazione non vi erano locali mentre adesso, che è zona pedonale, in particolare durante i fine settimana e i mesi estivi, quella zona pullula di persone -, piste ciclabili cittadine (a Vasto, in città, non vi è assoluta presenza di queste) anche di emergenza, allargare i marciapiedi (tantissime strade o ne sono prive oppure i marciapiedi sono stretti).
Il futuro biciplan, sebbene essenziale, è solo un progetto e non rappresenta la risposta urgente di cui ad oggi si necessita, per questo bisogna intervenire, nell’immeditao, con soluzioni veloci ed efficaci.
Inoltre, al fine di evitare che il traffico veicolare ingorghi nuovamente le zone in prossimità degli istituti scolastici, bisogna ripensare agli ingressi degli studenti quando le scuole riapriranno: la mattina, nell’orario di ingresso e uscita, è necessario chiudere al traffico le suddette strade consentendo così un allargamento degli spazi tra le persone, così come bisogna creare piste ciclabili di emergenza per permettere di raggiungere agilmente le scuole in bici e, inoltre, va lanciato il pedibus allargandolo a tutte le scuole primarie e dell’infanzia, con più “fermate” e con un servizio più capillare.
Occorre, dunque, che l’Amministrazione comunale agisca adesso, prima che sia troppo tardi”, conclude Nicholas Tomeo.