Interviene nel ricorso promosso dalla Cupello Ambiente contro il rigetto del Comitato Via regionale, per sostenere le ragioni del no e ribadire il parere negativo espresso a suo tempo. Mossa a sorpresa della giunta comunale di Cupello. L’esecutivo, guidato dalla sindaca Graziana Di Florio, ha deciso di proporre un “intervento ad opponendum” nel giudizio aperto davanti al Tar dalla società che gestisce la terza vasca del Civeta, per chiedere l’annullamento del provvedimento con cui il Comitato Via ha rigettato il progetto per la realizzazione di una discarica per rifiuti non pericolosi da 480mila metri cubi a ridosso del polo impiantistico del Consorzio intercomunale.
Le motivazioni che hanno indotto l’amministrazione cupellese a inserirsi nel giudizio sono messe nero su bianco sulla delibera approvata dall’esecutivo, che si pone come finalità quella “di vedere confermato il parere negativo del Comitato Via e della valutazione di incidenza espressa dal Comune , opponendosi alle argomentazioni della ricorrente Cupello Ambiente”.
La vicenda è quella relativa alla “quarta vasca” che ha tenuto banco nei mesi scorsi e che è culminata a ottobre 2019 nel provvedimento di rigetto del Comitato Via. Le problematiche sollevate dagli esperti, peraltro già evidenziate nelle osservazioni presentate dal Comitato per la difesa del comprensorio vastese, dal Forum H20 e dalla Soa (Stazione ornitologica abruzzese) e supportate da oltre 2mila firme, sono relative all’effetto cumulo con gli impianti del consorzio Civeta, l’impatto odorigeno negativo, la localizzazione della nuova discarica nella fascia di rispetto degli impianti del Consorzio pubblico, l’assenza di chiari benefici sotto gli aspetti ambientali e socio-economici e, non ultimo, il fatto che il ricorso alle discariche è all’ultimo posto nella graduatoria tra le diverse opzioni gestionali che riguardano i rifiuti.
Tutti questi motivi hanno spinto il Comitato Via regionale a rilasciare dapprima un “preavviso di rigetto” e in seguito a bloccare il progetto della Cupello Ambiente, la stessa che gestisce la terza vasca del Civeta. A nulla erano valse le controdeduzioni della società che, nel tentativo di indurre il Comitato ad un ripensamento, aveva promesso royalties e forme di ristoro ambientale per il comune di Cupello, dichiarandosi disponibile a riconoscere una “percentuale congrua della tariffa per i rifiuti speciali non pericolosi in ingresso”.
Anna Bontempo (Il Centro)