“Una scorrettezza istituzionale mai vista e inaspettata”. Così definiscono il comportamento del Presidente del Consiglio Comunale Baccalà, cinque consiglieri del centrodestra, Francesco Prospero, Vincenzo Suriani, Edmondo Laudazi, Alessandro d’Elisa e Guido Giangiacomo.
“Il Presidente del Consiglio comunale – affermano i consiglieri – si è reso protagonista di un grave arbitrio che mai ci saremmo aspettati da lui. Complice e supino ai diktat di una impresentabile maggioranza, Baccalà ha stilato l’ordine del giorno del consiglio comunale escludendo due proposte di delibera della minoranza, che erano giunte in ampio anticipo di quattro giorni sulla data prevista per la conferenza dei capigruppo e la redazione dell’ordine del giorno. Questo in un consiglio comunale povero di argomenti, privo di consistenza, e in cui come al solito non approda nessuna proposta economica del Sindaco e della Giunta a favore dei vastesi che stanno soffrendo per l’emergenza Covid.”
“Baccalà evidentemente non ha capito che il ruolo del presidente è quello di organizzare i lavori, non di erigersi a dittatore che decide quali proposte ammettere e quali no, visto che ogni proposta di ogni consigliere ha la stessa dignità. Abbiamo pertanto scritto al Prefetto, per sollecitare un richiamo al Presidente esclusore, che ha anche applicato una spiacevole distinzione tra “opposizione buona/opposizione cattiva” avendo, nella stessa seduta, incluso nell’ordine del giorno due mozioni del Movimento 5 stelle pervenute alla Pec comunale più o meno nello stesso frangente delle proposte di delibera del centrodestra.”
“Sono giochini – concludono i cinque esponenti – che dimostrano che questa maggioranza non ha più nemmeno il coraggio di affrontare pubblicamente temi spinosi quali erano quelli da noi proposti. Il risparmio nel consumo del suolo e la vicenda della mancata realizzazione del campo sportivo all’Aqualand. Se Baccalà pensa di potere fare carta straccia del regolamento, svuotando il consiglio comunale dei suoi poteri per seguire deliranti diktat di novelli capigruppo del Pd che non conoscono il regolamento, ha trovato gli interlocutori sbagliati. Resta ferma qualsiasi forma di protesta che ci riserviamo di fare per tutelare la dignità dei consiglieri e dell’intero consiglio comunale.”
I consiglieri comunali: Francesco Prospero, Vincenzo Suriani, Edmondo Laudazi, Alessandro d’Elisa e Guido Giangiacomo.