“Il consigliere Paolucci, come un jukebox inceppato, riproduce ininterrottamente da mesi la stessa canzone stonata mettendo in evidenza ancora una volta la sua grande qualità di bugiardo seriale, un atteggiamento ben noto agli abruzzesi da quando rivestiva il ruolo di assessore regionale alla Sanità, senza compiere un’azione propositiva”. Questa la risposta dell’assessore regionale alle Attività Produttive Mauro Febbo che spiega quanto segue: “Inoltre Paolucci oltre ad essere un disco rotto pensa di scaricare le sue gravi responsabilità ed la sua inefficienza su questo governo regionale. Ricordo come il precedente esecutivo guidato da D’Alfonso invece di arrivare ad una definitiva, concreta e proficua perimetrazione della ZES ha perso 18 mesi facendo solo convegni ed incontri inutili senza mai deliberare come richiesto dagli uffici del Ministero. Tant’è che hanno rimediato anche un pasticcio e una brutta figura deliberando il 7 agosto 2018 l’istituzione della ZES con il Molise non sapendo che lo stesso aveva deciso il 5 agosto (due giorni prima) di andarsene con la Puglia. Per poi arrivare al vero e proprio pastrocchio quando a fine gennaio a dieci giorni dal voto delle elezioni regionali, dopo un anno e mezzo di chiacchiere, immobilismo e pressappochismo, hanno avuto il barbaro coraggio di deliberare la perimetrazione della Zona Economica Speciale (ZES) dove emergono gravi errori, lacune tecniche, elaborati sbagliati e con esclusioni di importanti insediamenti industriali, perimetrazione contestata in primis dagli stessi sindaci del PD e da tutte le Organizzazioni datoriali e sindacali”.
“Quindi non accettiamo lezioni da chi ha gestito e prodotto in Abruzzo ritardi, inefficienza e zero risposte per l’economia abruzzese. Mentre – sottolinea l’assessore Febbo – dal nostro insediamento a più riprese il Presidente Marco Marsilio ed il sottoscritto abbiamo chiesto al Ministero e al Dipartimento di coesione di chiudere definitivamente la questione delle Zone Economiche Speciali finanche attraverso l’ultima lettera del 12 maggio indirizzata proprio al Ministro per il Sud Giuseppe Provenzano per sollecitare di nuovo l’istituzione della Zes. La Regione Abruzzo ha fatto fino in fondo il suo dovere e compito rispondendo ed accogliendo le osservazione solevate dal MEF già dal mese di luglio 2019. Mentre sui fondi europei Fesr la Regione Abruzzo non solo ha certificato che avrebbe raggiunto il cosiddetto ‘n+3’ di spesa di fondi Fesr, fissato per il 2020 a 85 milioni, ma già a febbraio scorso è riuscita a superare l’obiettivo arrivando a una spesa certificata di 100 milioni si euro”.
“Oggi – rimarca Febbo – in questo particolare e difficile momento di crisi economica determinata dal coronavirus è fondamentale ed urgente che il settore produttivo venga messo al pari delle altre Regioni del sud che hanno la ZES già approvate e utilizzate come fondamentali strumenti di rilancio dell’economia. Marsilio, il sottoscritto e tutto l’esecutivo regionale non ha bisogno delle lezioncine propagandistiche del consigliere Paolucci ma, eventualmente, di azioni concrete per tallonare il ‘suo’Governo o suoi amici deputati perché l’Abruzzo abbia al più presto le risposte che si aspetta”.
“Pertanto – conclude Febbo – il consigliere Paolucci ci risparmi ed eviti, almeno in questo periodo di grave crisi economica, le sue nauseanti canzoncine altrimenti fra poco sarà ricordato come un vecchio ed inutile jukebox vintage”.