“Questa è la mia vita. Mi sono rimboccato le maniche ed ho deciso che non mi sarei arreso al coronavirus. Ho adeguato il locale per consentire la riapertura dell’attività e sono pronto a ricominciare”. Queste le parole di Nicola Bosco, titolare dello storico ristorante Lo Scudo, dirimpettaio del Castello Caldoresco e del Municipio, a poche centinaia di metri da piazza Rossetti.
“Una novità è il menu”, continua Bosco. “Ho fatto realizzare menù digitali. Questo consente non solo al cliente di scegliere in modo più sicuro, ma va incontro ai miei collaboratori che possono disinfettare più in fretta e più spesso. I clienti possono consultare il menu online sui propri cellulari. I locali poi – continua Bosco- sono stati interamente sanificati e adeguati. La distanza fra i tavoli ora è di oltre due metri e all’ingresso delle sale e in diversi angoli e nei servizi igienici ho messo dei sanificatori. Faremo cambiare l’aria degli ambienti interni di frequente e anche l’ impianto di condizionamento è stato igienizzato e adattato”.
Nicola Bosco fa inoltre sapere che “il personale di servizio che lavora a contatto con i clienti porterà mascherine e le mani saranno igienizzate con soluzioni idroalcoliche prima di ogni servizio al tavolo” e a proteggere i clienti ci sono anche paratie in plexiglass. Nel locale tutti indossano mascherine e guanti.
La speranza di Nicola Bosco come quella degli altri suoi colleghi è il turismo. “Speriamo che riaprano presto le frontiere fra regioni e fra Stati. Vasto è una città turistica. L’estate è sempre stata la sua stagione di punta. Non ci resta che augurarci di vedere tornare presto in città le allegre comitive di turisti”, conclude Nicola Bosco.
Paola Calvano