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Posto per dirigente al Comune di Vasto, gli ammessi sono 39

Trentanove ammessi (di cui tre con riserva)  e sei esclusi. E’ stato pubblicato all’albo pretorio on line l’elenco dei candidati che potranno partecipare alle prove d’esame per l’assunzione di un dirigente a tempo pieno ed indeterminato. Per ragioni legate alla privacy sono stati omessi i nomi (vengono individuati mediante il loro codice fiscale), ma le voci che girano  parlano di un nutrito gruppo di dipendenti dell’ente, fra cui due dirigenti con contratto a termine.

Entra dunque nel vivo il concorso indetto dal Comune dopo la precedente procedura di mobilità andata deserta.  Inutile dire che l’ente ha assoluta necessità di figure dirigenziali ridotte al lumicino dopo il pensionamento, avvenuto due anni fa,  di Vincenzo Marcello e quello dell’architetto Michele D’Annunzio.

Attualmente sono solo tre i dirigenti presenti in Comune, a fronte di un organico che prevede cinque figure apicali. Sono: Toma, l’unico a tempo indeterminato, assunto con la procedura di mobilità il 12 giugno 2018, Stefano Monteferrante  e Luca Mastrangelo, entrambi a tempo determinato i quali resteranno in carica, alla guida dei rispettivi settori di competenza,  fino alla scadenza del mandato amministrativo del sindaco Francesco Menna.

Nel frattempo si registra la protesta del Csa che non ha sottoscritto l’ipotesi di riparto del fondo risorse decentrate per l’anno 2020, in quanto la somma a disposizione – 66.713 euro – sarebbe finalizzata “ad aumentare la relativa indennità ai dipendenti interessati,   per l’importo individuale e complessivo, già determinato nel 2019”.

Il sindacato minaccia azioni sindacali e legali a tutela del personale e per il ripristino delle regole.

“Tale aumento è in contrasto con le disposizioni contrattuali e con le direttive impartite dalla giunta comunale con la delibera dell’11 maggio 2020”, commentano i rappresentanti del sindacato, “ in quanto 56 dipendenti assegnatari di compiti che comportano specifiche responsabilità su 117 dipendenti dell’ente (1 dipendente su 2) certamente non sono un numero ristretto e tra gli interessati per almeno una buona parte non sono effettive e significative responsabilità aggiuntive.  Nel 2019 parte datoriale e parte sindacale avevano condiviso la necessità di una significativa riduzione delle risorse destinate a specifiche responsabilità e di finanziare per almeno un triennio le progressioni economiche orizzontali per tutti i dipendenti.  

Anna Bontempo (Il Centro)

 

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