Sempre più drammatica la situazione del commercio in via Ciccarone e via Del Porto a Vasto. A resistere per ora sono solo i negozi alimentari, di pesce e di ortofrutta. Tanti invece i locali che da tempo sono vuoti. Secondo le stime di Confcommercio , il 2020 si sta confermando un anno nero per le vendite.
“Le famiglie spendono meno perchè la crisi dell’industria sta creando non poca preoccupazione“, dice il sindaco Francesco Menna. “Tanti i vastesi che sono in cassa integrazione. Molti i giovani in attesa di occupazione. Non va sottovalutato poi il ruolo degli e-commerce. Il Lockdown ha insegnato a giovani e meno giovani a comprare da casa e magari a prezzi speciali”, sottolinea ancora il primo cittadino.
Da canto suo la Confcommercio sollecita aiuti dal governo. “L’epidemia da coronavirus ha fermato un fiume già in secca”, dice Marisa Tiberio, presidente provinciale di Confcommercio. “Studi di settore hanno definito quello che accade a Vasto come in molte altre parti d’Italia, una “tempesta perfetta”. Il Comune da solo non può farcela ad aiutare il settore a causa di una grave crisi di liquidità. Il blocco delle cerimonie ha provocato la crisi di tutta la filiera; abbigliamento, pelletterie, fotografi, negozi di bomboniere, agenzie di viaggi. E poi ci sono gli affitti e i costi fissi. Se a tutto questo si aggiunge che la gente spende meno perchè tutte le famiglie hanno meno disponibilità economica e avendo paura del futuro cercano di risparmiare, si comprende perchè tante saracinesche restano abbassate. A Vasto come in tutta Italia. Senza aiuti dal Governo il 30% dei negozianti non ce la farà a superare settembre”, conclude Marisa Tiberio.
Paola Calvano