L’anno scorso sono morti in gran numero durante le operazioni di ripulitura del laghetto della villa comunale. Questa volta è andata bene ai pesci presenti nello stagno della villa comunale , “salvati” grazie al provvidenziale intervento dei carabinieri forestali, giunti sul posto, insieme all’assessore Gabriele Barisano, dopo la segnalazione di Marco Cannarsa, comandante provinciale Geav (guardie ambientali volontarie).
Era stato quest’ultimo a dare l’allarme questa mattina dopo aver visto che gli addetti dell’impresa stavano svuotando lo stagno per procedere alla sua bonifica.
“Se non li avessi fermati i pesci sarebbero morti in un pantano di fango”, racconta Cannarsa, “l’intervento del comandante dei carabinieri forestali, che ha suggerito l’adozione di alcuni accorgimenti, è stato provvidenziale. Ma nel frattempo mi sono beccato insulti ed offese”.
In particolare sono stati concordati la posa in opera di una rete a maglie strette per trattenere i pesci e una recinzione intorno alla ringhiera del laghetto per impedire alle tartarughe di uscire. Si tratta di testuggini del genere Trachemys Scripta, una specie esotica invasiva.
“Tempo un giorno e l’acqua verrà completamente svuotata nel pieno rispetto delle specie animali”, dice l’assessore Barisano, “durante le operazioni di ripulitura del laghetto i pesci e le tartarughe verranno trasferiti altrove, per poi essere reimmessi nello stagno pulito e riempito di acqua”.
Anna Bontempo