Avevano livellato con una ruspa un fronte dunale di circa 200 metri per allestire quattro campi da beach volley nel tratto di arenile antistante una struttura alberghiera. Il danno, denunciato dalle guardie ambientali, non è stato accertato, ma sull’occupazione abusiva dell’arenile è stato emesso dal Gip del Tribunale, Fabrizio Pasquale, un decreto penale di condanna a carico del legale rappresentante.
All’albergatore è stata contestata l’occupazione di circa 836 metri quadri di area demaniale per l’allestimento dei quattro campi per un torneo di palla a volo da spiaggia, al termine del quale sono stati rimossi. La sanzione applicata all’imprenditore turistico è di 516 euro. La vicenda è quella relativa ad un intervento effettuato nella fascia meridionale del litorale in zona Sic (sito di interesse comunitario), ad aprile 2019.
Stando al doppio esposto presentato dalle guardie ambientali Wwf e Geav, i lavori di livellamento, commissionati dai titolari dell’Hotel ed effettuati con una ruspa da una ditta specializzata in movimento terra, avevano danneggiato un fronte dunale di circa 200 metri, oggetto già in passato di manomissioni durante le operazioni di pulizia della spiaggia.
Trattandosi di un’area caratterizzata dalla presenza di rarissime formazioni dunali, i lavori, stando all’autorizzazione rilasciata dal Servizio Parchi, Riserve e Demanio del Comune, avrebbero dovuto eseguirsi in accordo e sotto la supervisione del personale incaricato dalla gestione della Riserva Marina di Vasto, proprio per evitare danneggiamenti alle dune e al sito di interesse comunitario (Sic) tutelato da leggi nazionali e comunitarie.
Il danno ambientale verificato in prima battuta dai volontari del Gruppo Fratino di Vasto – i primi a effettuare il sopralluogo – e poi oggetto del doppio esposto, non ha però trovato riscontri nell’indagine dell’Ufficio circondariale marittimo che ha comunque sanzionato il titolare della ditta specializzata in movimento terra.
E’ stata invece accertata l’occupazione abusiva di area demaniale, riscontrata in prima battuta dalle indagini condotte dal tenente Antonio Di Lena della polizia locale. Dopo i fatti oggetto dell’inchiesta della Procura e, al fine di evitare che durante le operazioni di pulizia della spiaggia i mezzi meccanici procurassero danni all’ambiente, il Comune ha fatto posizionare lo scorso mese di gennaio corde e paletti per delimitare le dune presenti nel tratto meridionale della spiaggia.
Anna Bontempo (Il Centro)