“Tutte le volte che la Vastese è finita in mani “straniere” ha sempre fatto una brutta fine. Ecco perché l’attuale dirigenza, con a capo il presidente Franco Bolami, è restìa a cedere la società ad imprenditori non legati al tessuto economico locale. Ed ecco perchè la società, da qualche settimana a questa parte, sta provando a ristrutturarsi meglio con il chiaro intento di programmare la stagione che inizierà a settembre (il 20 con il debutto in Coppa Italia ed il 27 con la prima di campionato) nel migliore dei modi. Ma non sarà un lavoro semplice, testimoniato dal ritardo che sta caratterizzando il varo del nuovo consiglio di amministrazione, annunciato per mercoledì scorso ma non ancora ufficializzato dal presidente Franco Bolami, alle prese con una serie di trattative tese all’allargamento del nuovo gruppo dei dirigenti che sarà chiamato ad accollarsi oneri ed onore della prossima stagione.”
A scriverlo, stamane, è il quotidiano dell’Abruzzo Il Centro a firma del collega Gaetano Quagliarella.
“Per il presidente – continua l’articolo del Centro – non si tratta di un compito facile vista la crisi economica che da tempo attanaglia il mondo imprenditoriale vastese, acuitasi con l’emergenza covid. In settimana se ne saprà di più. L’unica cosa certa, al momento, è che l’attuale dirigenza non ha alcuna intenzione di cedere la società. Si dice pronta ad accogliere nuovi ingressi, a tutti i livelli, senza però perderne il controllo.”
Concetto ribadito nel primo pomeriggio di ieri su un post pubblicato dalla società sulla propria pagina Facebook.
“In riferimento ad alcune note e comunicati circa la richiesta di acquisizione della società ribadiamo quanto già espresso, ufficialmente, un mese fa: la Vastese c’è e ci sarà, non è mai stata in vendita, non c’è mai stata la necessità di “rimettere la società nelle mani del sindaco” e nessuna crisi è in atto.
Come dirigenza stiamo lavorando per rafforzare ancora di più i nostri quadri. Non c’è alcuna intenzione di mollare e farci da parte”.