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Rottamare veicoli: informazioni utili

Quando si consegna un veicolo da rottamare a un centro di autodemolizione o a un concessionario presso cui si compra una macchina nuova, si riceve un certificato di rottamazione. Si tratta di un documento il cui compito è quello di attestare che il veicolo è stato consegnato e che comporta, da parte di chi ritira il mezzo, l’impegno a inoltrare nei 30 giorni successivi la domanda di cancellazione e radiazione dal Pubblico Registro Automobilistico. Per trovare un’impresa di demolizioni affidabile e vicino a casa si può navigare sul sito soscar.it, che garantisce rapidità e facilità di utilizzo.

Come deve essere fatto il certificato di rottamazione

Per poter essere considerato valido a norma di legge, il certificato di rottamazione deve riportare i dati del veicolo e quelli del proprietario (nome, cognome e indirizzo). Inoltre, deve essere specificata l’autorità competente che ha fornito l’autorizzazione al centro di demolizione. Sul certificato di rottamazione devono essere presenti il numero di registrazione del centro che consegna il documento, l’impegno a procedere con la cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico, l’ora e la data in cui il mezzo è stato preso in carico e l’ora e la data in cui il certificato è stato rilasciato.

A cosa serve il certificato di rottamazione

Il certificato di rottamazione non serve solo a rispettare un obbligo di legge, ma è molto importante per il proprietario dal momento che lo solleva da tutte le responsabilità di natura amministrativa, di tipo penale e di carattere civile correlate al veicolo. Proprio per questa ragione esso dovrebbe essere conservato con la massima attenzione. Inoltre, è consigliabile accertarsi che, dopo un mese dalla demolizione, il veicolo rottamato sia stato cancellato dal Pubblico Registro Automobilistico.

Rottamare la macchina per evitare di pagare il bollo dell’auto

Nel momento in cui un veicolo viene cancellato dal Pra perché viene rottamato, il proprietario non è più tenuto a pagare il bollo auto per le annualità successive. Per sapere qual è il limite entro il quale si deve procedere con la rottamazione per evitare di pagare il bollo dell’auto per l’anno in corso è sufficiente fare riferimento alla scadenza del precedente bollo auto. Va ricordato che la tassa di possesso deve essere pagata fino al giorno in cui scade il bollo, cioè l’ultimo giorno di validità della precedente tassa. In altri termini, qualora il bollo auto scada a dicembre, è necessario provvedere con la rottamazione entro la fine di gennaio; se il bollo scade a marzo, il termine di pagamento è il 30 aprile; e così via. Non si è tenuti a pagare il bollo qualora la radiazione dal Pubblico Registro Automobilistico del veicolo si verifichi prima della conclusione del mese seguente a quello in cui il bollo auto scade.

Demolire la macchina in un Paese straniero

Se un veicolo viene demolito in un Paese straniero, è possibile richiedere la cessazione della circolazione per demolizione dell’auto in questione al Pubblico Registro Automobilistico fornendo la certificazione di avvenuta demolizione rilasciata dal demolitore esterno, con la traduzione ufficiale del testo in allegato. Inoltre, devono essere forniti la carta di circolazione, le targhe, il certificato di proprietà o il foglio complementare.

Quanto si spende per rottamare una macchina

I costi da sostenere per la demolizione di un veicolo sono correlati agli emolumenti Aci, alle spese per la demolizione fisica del mezzo e all’imposta di bollo. C’è da tenere conto, poi, dello smaltimento dei rottami, che a norma di legge sono considerati dei rifiuti speciali, e il prezzo del servizio, che ovviamente cambia a seconda del centro a cui ci si rivolge.

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