“La sopraelevata va abbattuta. Va creata una viabilità a raso che elimini i cavalcavia con rotonde di ingresso alla città“. E’ la proposta-riflessione dell’ex assessore comunale di San Salvo, Agostino Monteferrante che ribadisce le pessime condizioni in cui versa.
“Ogni giorno la sopraelevata è percorsa da migliaia di camion, è una arteria di sevizio fondamentale alla zona industriale ed alla città. Se la si vuole in buone condizioni la manutenzione deve essere programmata e costante. Questo però è un tema contingente. Il tema vero, strategico, è“, conferma nuovamente Monteferrante “che quella sopraelevata va abbattuta. Quello è l’ingresso principale. La sua trasformazione valorizzerebbe il fronte della città che affaccia da via Madonna delle Grazie e renderebbe di grandissimo valore tutte le aree che sono oggi sul retro dell’Hotel Gabri, ribaltando la città”.
Per l’ex assessore “è una grande opportunità di crescita che va colta. San Salvo e la sua area produttiva sono una stessa entità. Bisogna superare l’impostazione ancora antica del borgo abitato separato dalla campagna da cinte murarie. L’area industriale sansalvese è una delle meglio progettate in Italia, con un rapporto tra verde e costruito molto alto. Versa in stato di incuria. Le nuove opportunità fornite dalle tecnologie di riduzione delle emissioni accanto a quelle dell’utilizzo delle energie rinnovabili permettono oggi una reinterpretazione delle aree produttive in chiave ambientalmente sostenibile. Questo significa dare a tali aree anche una possibilità di lettura ambientale aumentandone la fruibilità sociale”.
“Quella sopraelevata – continua e conclude – è figlia del suo tempo ed ha svolto la sua funzione. Oggi le condizioni sono cambiate, evolute ed è il tempo di provare, anche a San Salvo, a concretizzare la propria contemporaneità in termini moderni”.