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Laudazi: “Meglio curare parchi e giardini pubblici”

E’ incredibile osservare la improvvisa ed inaspettata  accelerazione …. verde pallido ambientalista della Amministrazione Comunale di Vasto.  Si tratta di una attività amministrativa messa in campo dal Sindaco Menna e dai suoi  sodali, evidentemente  nel disperato tentativo di recuperare una frangia in fuga di elettorato, delusa dai comportamenti scomposti in materia ambientale riscontrati in citta.

Una autentica  sindrome influenzale verdastra.

Vediamo un po’.

  1. Si vogliono fare perdonare il disordine manutentivo e la pietosa situazione dei parchi e dei giardini comunali, le erbacce ed il verde pubblico in abbandono, i marciapiedi deteriorati dalle radici e dalle ricrescite di alberi lasciati senza cura e, soprattutto, il disprezzo manifestato verso i cittadini  – presi per i fondelli a colpi di bugie – , con l’abbattimento dei rigogliosi pini di Via Ritucci Chinni, colpiti da un “fato extraterreno” avverso.

Allora mettono in campo una ipotesi di regolamento comunale per la cura e per la gestione  non solo del verde pubblico ma, si badi bene, anche del verde privato e dei giardini dei contribuenti vastesi: il risultato ovvio sarà quello di giustificare la inefficienza ed il  disordine pubblico ma di mettere le mani nelle tasche dei cittadini, assoggettati, anche nelle zone di campagna, a dolorosi esborsi di denaro per fantasiosi progetti agronomici e per pratiche burocratiche. Una miniera di lavoro surretizio per amici ed amici degli amici . Meglio sarebbe curare meglio parchi e giardini pubblici, senza dire patetiche bugie.

  1. Si deve passare sotto silenzio lo scandalo degli sperperi e della gestione della pista ciclabile di  fondo valle Maddalena, mai entrata effettivamente in funzione e ridotta ad una autentica discarica in abbandono o la vergogna di non aver ancora completato la pista ciclabile  nel tratto vastsese,  della cosiddetta Via Verde dei Trabocchi – di cui non è ancora noto il tracciato completo, di cui sono ancora chiuse le gallerie, di cui non si conosce ancora il percorso a Sud sia della Stazione FS di Porto di Vasto che della vecchia Stazione FS  di Piazza Fiume – , che sarà ultimata non prima di due anni, mantenendo fermi  anche 2 milioni di euro concessi dal Ministero dell’Ambiente, da oltre un quinquennio e che non si sa ancora come spendere.

Allora, per acquisire il perdono, si mette in campo una riorganizzazione circolatoria e viaria che dovrebbe stravolgere lo scorrimento urbano, per agevolare la mobilità sostenibile e per favorire la utilizzazione dei monopattini e delle biciclette a scapito dei tradizionali mezzi di locomozione a motore. Ancora una volta una amministrazione confusa e pasticciona, decide di scavalcare il Consiglio Comunale e di spendere – a trattativa privata – una ventina di migliaia di euro in progettazioni, per attivare la riduzione di velocità su una trentina di strade urbane, anche ad intenso scorrimento – percorribili in promiscuo, a velocita max di 30 km/ora – . Non un po’ alla volta, verificando ed aumentando il consenso e le abitudini dei cittadini, ma di botto, anzi …col botto. I nostri  solerti amministratori ritengono, quindi, che tutti i cittadini vastesi siano nelle condizioni di poter  acquistare uno o più cicloveicoli elettrici  in famiglia al fine di ottenere una copernicana rivoluzione green. In teoria ci piace. I saliscendi cittadini, le lunghezza degli spostamenti nella direzione sud/nord e viceversa  dei percorsi urbani, la assenza di parcheggi di interscambio veicolare  e gli ovvi ostacoli alla circolazione, ci convincono, però, a suggerire la massima prudenza applicativa e un attento confronto con le categorie economiche e gli operatori, già fiaccati dalla crisi post Covid 19.

Questo è quanto. L’avvicinarsi del redde rationem elettorale e la concreta prospettiva di una chiara bocciatura da parte dei vastesi  con l’ovvio avvicendamento, rendono la nostra Città ancora più esposta ai colpi di testa amministrativi  ed al contagio della Sindrome ….cinese, nel tentativo che una sinistra “ sinistra” Giunta pone in atto per passare sotto silenzio l’esito infausto di un quinquennio che  ha visto  Vasto declinare nella qualità e nella quantità di tutti i suoi servizi  e che deve essere assolutamente  ribaltato.

Il Nuovo Faro

Dott. Ing. Edmondo Laudazi

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