Un’intera pineta scomparsa nel giro di otto anni. Succede a San Salvo Marina, in un’area a fianco del porticciolo turistico “Le Marinelle”, alla fine del lungomare Andrea Doria. Taglio dopo taglio i rigogliosi pini hanno subito una consistente decimazione, senza che nessuno protestasse o chiedesse conto dell’abbattimento. Almeno fino a ieri mattina, quando il consigliere comunale , Fabio Travaglini (lista civica Più San Salvo), ha postato sui social le foto della pinetina com’era fino a qualche anno fa e com’è oggi. Cioè completamente spoglia. Un’immagine che ha scatenato una ridda di commenti.
“Che fine hanno fatto i pini del porto turistico di San Salvo?”, chiede l’esponente della minoranza consiliare, “e soprattutto cosa sta succedendo? Come si giustifica il taglio di una pineta intera? Andrò in Comune a verificare perché sono contrario a privare la città di aree verdi. Presenterò una interpellanza per chiedere chi ha autorizzato tutto questo”.
Travaglini vuole vederci chiaro, anche se a molti l’intervento del consigliere comunale è apparso alquanto tardivo. Una cosa è certa: su quei terreni, dati in concessione alla società che gestisce il porticciolo turistico, sono previsti la realizzazione di un albergo e di un parcheggio. Insomma, una bella colata di cemento al posto dell’area verde presente fino a qualche anno fa.
“La foto postata sui social è vecchia, credo risalga al 2012”, spiega Oreste Ciavatta, presidente della società “Le Marinelle” che gestisce l’omonima infrastruttura portuale, “nel corso degli anni la pineta si è andata man mano spogliando: molti alberi sono caduti in seguito a eventi atmosferici, altri si sono seccati. A febbraio, prima dell’emergenza Covid, tre pini secchi sono stati tagliati e smaltiti. Quell’area è stata data in concessione al porto”, prosegue Ciavatta, “ci sono dei progetti in itinere per la realizzazione di un albergo e di un parcheggio. C’è già il permesso per costruire: i lavori inizieranno a settembre”, conclude il presidente del sodalizio.
Quello del taglio degli alberi è un problema comune a molte città, dove le aree verdi sono ridotte al lumicino e quelle che ci sono vengono mal tenute.
“Bisogna fare il possibile per preservare il patrimonio arboreo”, dice Stefano Taglioli, ambientalista storico e coordinatore del gruppo fratino di Vasto, “l’auspicio è che il comune di San Salvo si doti di un regolamento per la tutela del verde pubblico e privato”.
Anna Bontempo (Il Centro)