Quello che è successo martedì pomeriggio nell’area dunale e retrodunale della Riserva “Marina di Vasto” con annesso sito di interesse comunitario (SIC) è un fatto grave. Preoccupa perché c’è il fondato pericolo che una situazione del genere si possa ripetere nel caso in cui non vengano presi adeguati provvedimenti. Solo per puro miracolo le fiamme non hanno aggredito anche la pinetina distante pochi metri dal luogo dell’incendio. Se fosse accaduto non solo sarebbe stato distrutto un prezioso patrimonio arboreo, ma data la mancata manutenzione e pulizia del sottobosco, ci sarebbe stato un incendio dalle dimensioni terrificanti che avrebbe messo in pericolo le abitazioni a ridosso della pista ciclabile.
Il rogo di martedì pomeriggio ha messo in luce tante criticità sulle quali l’amministrazione comunale non è mai voluta intervenire. Parliamo di una zona con un’altissima valenza naturale, all’interno di un’area fortemente antropizzata sottoposta, quindi, a continue minacce e oggetto di interessi che vanno in direzione diametralmente opposta a quella della tutela e della conservazione ambientale.
Ad oggi l’area dunale della Riserva “Marina di Vasto” è totalmente abbandonata, senza controlli, non vi è nessuna cura, tutela o salvaguardia anche a causa di una gestione “a titolo gratuito” che il Comune ha affidato a tre associazioni (Wwf, Legambiente e IAAP). Tale gestione, la cui convenzione è stata da poco rinnovata dalla giunta per un ulteriore periodo di un anno ed in via sperimentale – non garantisce la quotidiana manutenzione e la sorveglianza che in un’area protetta dovrebbe essere assicurata, anzi è totalmente assente, a dimostrazione della scarsa attenzione che l’amministrazione comunale ha nei confronti di quel sito e delle sue criticità ambientali. Non si può gestire una Riserva così delicata a titolo gratuito ed in maniera volontaria, perché necessita di vigilanza e manutenzione continua.
Come Comitato per la tutela del verde pubblico e privato chiediamo che l’area dunale e retrodunale venga tutelata e curata, che il Comune doti la Riserva di una gestione realmente operativa e che si attivi affinchè la Regione inserisca “Marina di Vasto” tra quelle da finanziare con fondi regionali.
“Marina di Vasto” non può e non deve essere considerata di serie B: è arrivato il momento che l’amministrazione comunale dedichi la giusta attenzione all’area dunale che caratterizza la parte meridionale del litorale, tutelandola e valorizzandola.
Il Comitato per la tutela del verde pubblico e privato